Ecco la lettera che ci ha lasciato Giovanni nella nostra pagina Facebook, leggiamo e cerchiamo di dargli piu’ consigli che possiamo!

Ciao a tutti,

mi chiamo Giovanni ho 34 anni e sono di Roma, ho appena concluso un’esperienza di 8 mesi in Scozia, più precisamente ad Edimburgo. La Scozia è un paese meraviglioso che consiglio a tutti, nonstante la crisi sia giunta pure lì, ha uno stato sociale sorprendente, dai benefit per disoccupazione e casa, agli aiuti per chi vuole studiare al college, senza parlare della bellezza dei paesaggi e dell’architettura e il calore degli scozzesi.

Certo ci sono anche degli aspetti negativi, uno su tutti il clima, non solo per il freddo, lo scorso inverno ci sono stati -15/20 gradi sotto lo zero, ma per la sua instabilità, difatti è nota come il paese delle 4 stagioni in un giorno.

Ero partito con l’intenzione di trovare un lavoro e appena possibile iscrivermi al college, sperando di poter fare entrambe le cose, avevo in mente di fare un corso d’inglese avanzato, o di musica essendo io un musicista, oppure che mi desse qualche qualifica per un lavoro più specifico, per non essere costretto a lavorare come garzone delle multinazionali per sempre vista la mia età. Ma la pratica non corrisponde quasi mai alla teoria, sono stato fortunato ad aver trovato in pochissimo tempo un Ricomincio da zerolavoro da lidl a 6,50 l’ora, quando chiunque non abbia una qualifica è costretto a partire da lavapiatti in genere, ma la vita non è così meno cara che nelle grandi città inglesi, le spese sono molte e mi sono ritrovato a lavorare 40 ore settimanali, che trascorse dietro ad una cassa ti annientano la psiche, soprattutto in una zona centrale e piena di scoppiati come Nicholson Street, d’altronde tra c.t., bills e affitto pagavo sulle 430£ se non di più e inoltre le spese erano molte. Fatto stà che nonostante gli aiuti che il governo offre per chi vuole studiare, capire come muoversi all’interno dell’ambito dei college, per chi non ha nessuna esperienza è drammatico, ci sono così tanti diversi livelli e percorsi, in più non è facile capire quali sono rimborsati dal governo e come, io lavoravo come un matto e quando avevo tempo per respirare mi demoralizzavo di fronte a questo labirinto di burocrazia universitaria.

A fine agosto mi ero licenziato da lidl e il mio contratto di casa era in scadenza, come molti sanno cercare una stanza per settembre ad Edimburgo è quasi un’utopia, poiché orde di studenti giungono da tutta Europa, morale della favola sono entrato in crisi, ho deciso di tornare a Roma per un mese, riprendere fiato e decidere la prossima mossa. Il mio scopo principale è raggiungere un livello della lingua inglese molto alto, fortunatamente imparo in fretta e con quel poco che sono stato all’estero e la mia passione per la musica inglese, posso dire di essere a buon punto, ma mi serve di certo una scuola per correggere le mie lacune di un inglese imparato per strada, in fondo sogno sempre un giorno di poter scrivere i testi delle mie canzoni in inglese e vorrei evitare figuracce. Inizialmente pensai all’Australia, avevo bisogno di un clima diverso e degli spazi più ampi, ma di certo non potevo entrare con un visto da lavoratore in quanto non ho nessuna qualifica, e da studente per legge puoi lavorare solo 20 ore settimanali con le quali mi sarei pagato al massimo la bolletta dell’elettricità. Allora si torna alla cara vecchia Gran Bretagna, ma dove stavolta? Non volevo tornare in Scozia, un pò perché quel clima balordo mi aveva mangiato le ossa e quell’inverno polare in vista, un pò perché nutrivo la speranza di trovare una città più economica e poi anche per la necessità di cambiare. Pensavo al sud, sperando il clima fosse più mite, avevo sentito parlare molto bene di Brighton, ma gli affitti sono alle stelle quasi fosse Londra. Londra appunto non se ne parla nemmeno, dovrei fare tre lavori per mantenermi, ho visitato Birmingham, ma mi è sembrata una città in cui è molto facile perdersi, troppo frenetica. Ma mentre ero lì lessi su un tabloid un articoletto di una cinquantenne che dopo anni di fabbrica perse il lavoro, dopo vane ricerche per un nuovo impiego, si rivolse a careers wales, una sorta di job centre, dove però non ti cercano un lavoro solo in base alle tue esperienze che magari, come nel mio caso, sono il frutto di un percorso sbagliato, ma ti aiutano a trovare la tua strada, un’occupazione che possa renderti felice, attraverso vari test trovarono per questa donna un corso per decorazioni floreali, l’aiutarono ad ottenere gli aiuti del governo e ora ha un’attività propria ben avviata nella sua città. Difatti se io ora mi rivolgessi ad un job centre in base alle mie esperienze, mi offrirebbero solo posti da cameriere o simili, mentre invece io sono qui per intraprendere nuove strade e sfruttare le mie capacità di apprendimento. Sono quindi andato a Cardiff per un paio di giorni e mi sono rivolto a questo centro, dove ho parlato con un giovane impiegato come se stessi parlando ad un caro amico, quasi uno sfogo e lui mi dice che in essendo di passaggio non poteva aiutarmi, ma nel momento in cui avessi deciso di trasferirmi in Galles mi avrebbe seguito molto volentieri in un percorso lavorativo e di studi.

Un’altra cosa che mi ha stupito è il costo degli affitti molto più basso rispetto a quello delle altre grandi città, il che mi permetterebbe di lavorare un pò meno e studiare di più. Tornato a Roma mi faccio due conti e parto con un budget di 1000 pounds, l’aereo è per Londra (per Cardiff i voli sono stra-costosi) ma poi da lì bastano 8 pounds con megabus per la capitale gallese, quindi decido di fermarmi una settimana in Essex da una mia amica (dove sono tutt’ora), per prendere fiato prima di fare questo ennesimo salto nel buio, non voglio essere drammatico, ma non è facile a 34 anni per una persona talentuosa, ma che ha commesso un mare di errori, tuffarsi in questo genere di esperienze.

Il problema è che in questi giorni ho sentito dire di tutto sul Galles qui nell’Essex, che non c’é lavoro, che è una regione morta, umida da impazzire, etc quindi mentre sto per fare il biglietto del treno online le mani tremano sulla tastiera. Ed ora sono qui bloccato in una prigione mentale, spaventato a morte perché stavolta non c’è più spazio per errori e fallimenti. Quindi faccio un appello a tutte le persone di questo sito che hanno avuto lunghe e significative esperienze di vita nel Regno Unito (amo moltissimo anche l’Irlanda, in particolar modo Dublino, ma so che in questo momento la situazione non è delle migliori per trasferirsi) quello che sto cercando è una città a misura d’uomo, o dove comunque i cittadini non vengano abbandonati a loro stessi, dove il costo della vita è abbordabile e soprattutto ci siano opportunità di studio con aiuti del governo e un’organizzazione non eccessivamente labirintica. Qualcuno che la conosce, può dirmi se Cardiff corrisponde realmente a questo identikit? Altrimenti, c’é qualcuno che può consigliarmi un altro posto o mettermi in contatto con persone altruiste e pazienti disposte a darmi dritte di ogni genere per non perdermi nuovamente? Se qualcuno ha avuto la pazienza di leggere questa lettera fino alla fine lo ringrazio di cuore, chi fa del bene in questa vita è sempre destinato a riceverlo, spero qualcuno possa darmi delle risposte nel più breve tempo possibile, perché in teoria dovrei partire per Cardiff entro fine settimana, per avere qualche giorno di tempo per trovare una sistemazione prima dell’inizio di dicembre, ma come ho detto la paura di sbagliare destinazione mi blocca e ho bisogno di un’illuminazione…..