L’Australia è la nazione più “desiderata” dagli italiani che vogliono trasferirsi all’estero. Dati de “Il sole 24 ore” parlano di 22mila italiani che nel 2014 si sono trasferiti in Australia col solo visto Working Holiday VISA, poi dobbiamo aggiungerci coloro che posseggono un altro tipo di visto. Per questo motivo di notizie online e sui giornali cartacei se ne leggono tante e, spesso, troviamo anche informazioni che non rappresentano la verità e che vanno a creare dei falsi miti. Per questo motivo ho deciso di scrivere questo articolo per sfatare 5 falsi miti sull’Australia.
I 5 falsi miti da sfatare sull’Australia.
1) L’Australia è una nazione perfetta senza problemi: Il detto che il paradiso in terra non esiste, è vero. L’Australia ha tantissimi pregi, ma allo stesso tempo ha anche i suoi difetti. Fra questi possiamo citare la sanità a pagamento, il costo delle case molto elevato, istruzione per gli stranieri molto costosa, limiti sotto l’aspetto lavorativo per chi entra col visto Working Holiday VISA o Student VISA e anche altri difetti. Conosco diverse persone che sono partite con l’idea di voler restare in Australia per tanti anni e che poi hanno cambiato idea perché non hanno trovato ciò che speravano di trovare prima di partire.
2) In Australia fa sempre caldo: Se è vero che nella parte settentrionale durante tutto l’anno difficilmente si scende sotto i 24 gradi (con rischio di piogge torrenziali durante l’estate come in Queensland), per quanto riguarda le città più famose come Sydney e Melbourne non si può dire lo stesso. L’inverno (ovvero Giugno, Luglio ed Agosto) è abbastanza freddo, soprattutto nella città di Melbourne che si trova in una posizione più a Sud rispetto Sydney. Ad esempio nel mese di Luglio le massime non arrivano ai 20 gradi e le minime possono anche scendere sotto i 10. Per dimostrare il freddo che può fare a Melbourne in questo periodo pubblichiamo la foto della nostra amica Roberta.
3) In Australia è tutta una vacanza: L’Australia è una delle nazioni più care al mondo (se non la più cara). Se non si è molto benestanti bisogna trovare un lavoro per mantenersi e lo si deve trovare molto buono. Per buono si intende che venga ben retribuito oppure che dia la possibilità di fare degli straordinari. C’è chi lavora sei giorni alla settimana e c’è chi lavora di notte, comunque sia, per mantenersi in Australia bisogna fare tanti sacrifici e chi considera l’esperienza in Australia soltanto una vacanza, sbaglia.
4) Lavorando nelle Farm si ottiene sicuramente un altro visto: Bisogna fare chiarezza su questo tema. E’ vero che lavorando 3 mesi nelle farm (non tutte, solo le farm che rilasciano il documento necessario) si può richiedere un secondo visto Working Holiday VISA, ma bisogna fare attenzione. Infatti le regole per richiedere il secondo WHV sono le stesse del primo, quindi non bisogna avere più di 31 anni e bisogna rispettare tutti gli altri fattori del WHV.
5) Basta trovare una ditta che voglia sponsorizzarmi per ricevere il visto lavorativo: Il Temporary Work visa (Skilled – subclass 457), che in Italia viene comunemente chiamato Visto Sponsor, è una tipologia di visto sempre più difficile da ottenere. Uno dei requisiti fondamentali è quello che un’azienda australiana sia interessata al nostro profilo, ma non è l’unico. Per maggiori informazioni potete visitare questo link http://www.border.gov.au/Forms/Documents/1154.pdf, ma per farla breve solo certe professioni possono essere sponsorizzate, è richiesto un certo livello di inglese in base al tipo di lavoro, l’azienda che ci vuole sponsorizzare deve avere certi requisiti per poter far domanda, dobbiamo avere esperienza dimostrabile nel settore e anche altri dettagli. Non dimentichiamo che il visto deve essere pagato dall’azienda e quindi è molto difficile far in modo che una ditta australiana voglia sponsorizzarci, soprattutto se non ci conoscono. Colgo quindi l’occasione per ricordare che è assolutamente vietato entrare in Australia col visto turistico per cercare lavoro.
Comunque sia, consiglio vivamente a tutti gli italiani sotto i 31 anni, senza figli e con un buon inglese di vivere l’esperienza australiana almeno per un anno. E’ un esperienza unica che vi rimarrà sempre nel cuore.