Vi piacerebbe sapere come lavorare come fotografa nei villaggi turistici? Bene, ve lo spiego io.

Quando racconto cosa faccio nella vita e come ho fatto a viaggiare così tanto nel corso degli ultimi anni mi ritrovo davanti sempre delle facce perplesse, mentre tentano di capire come sia possibile vivere facendo questo tipo di lavoro.

In realtà non è un lavoro così difficile da trovare, anzi, ma che non è alla portata di tutti quello è poco ma sicuro.

Partiamo dall’inizio premettendo che chiunque può trasferirsi ed iniziare una nuova vita.  Basta tanta volontà e determinazione, credo che la fortuna conti molto poco.

Non stiamo cercando di vincere un terno al lotto o di diventare milionari affidandoci all’acquisto di un gratta e vinci, stiamo scommettendo su noi stessi e ciò che serve è solamente tanta fiducia in noi, pazienza e determinazione.

Fotografia turistica

In questo primo post, dopo la mia presentazione, voglio parlarvi un po’ di cos’è la fotografia turistica e il lavoro all’interno di strutture turistiche.

Questi tipi di lavoro, infatti, sono un ottimo modo per iniziare a muovere i primi passi fuori dall’Italia senza preoccuparsi di come ottenere i visti lavorativi, di come riuscire a trovare un alloggio e un lavoro.

E’ un ottimo modo, soprattutto per i giovani, di girare il mondo facendo della vostra passione un lavoro (in questo caso parliamo della fotografia, ma potete partire con questa modalità anche in altri settori ad esempio lo sport, la danza o gli sport nautici).

In questo post andrò ad approfondire solamente il settore della fotografia in villaggio, ma nei prossimi vi parlerò del mestiere dell’animatore e dei mestieri prettamente turistici (hostess, receptionist, guide turistiche) quindi vi consiglio di rimanere sintonizzati :-).

Ho iniziato lavorando in questo settore a 19 anni quando, ovviamente, non disponevo di nessun risparmio e non potevo assolutamente permettermi di pagare voli, appartamento e vivere di rendita fino a quando non avrei trovato lavoro.

Ho scoperto il mondo dell’animazione e, più nello specifico, della fotografia turistica quasi per caso visto che non sapevo neanche dell’esistenza di questo tipo di lavoro. Ho trovato un annuncio di un’agenzia fotografica di Roma che ricercava ragazzi appassionati di fotografia  disposti ad un trasferimento minimo di 6 mesi.  Mi è sembrata un’occasione perfetta per fare esperienza sia a livello fotografico che a livello di vita al di fuori del mio piccolo paese.

Ho quindi inviato il mio curriculum, pochi giorni dopo ho ricevuto una loro chiamata, ho fatto un colloquio e da li ho iniziato un percorso formativo di una settimana volto ad apprendere il più possibile in termini di scatti commerciali, utilizzo del loro programma di fotoritocco e tecniche di vendita.

Vi spiego, quindi, a questo punto che cosa fa un fotografo turistico.

Credo che tutti, almeno una volta, hanno visto gli animatori in un villaggio, bene, il fotografo turistico è l’occhio dell’animatore.

Tutto ciò che l’animatore organizza per gli ospiti del villaggio (tornei sportivi, giochi con il mini club, acqua gym, giochi aperitivo ecc) viene immortalato dal fotografo che, sapientemente, scatta fotografie di ogni attimo vissuto all’interno della struttura ricettiva.

Ovviamente il lavoro non si limita solo a questo, gli scatti devono essere magici, “catturare” l’essenza di quel momento, il sorriso dei bambini, la risata durante un gioco, un momento di tenerezza tra un padre e una figlia, un bacio o uno sguardo romantico tra una coppia.

In tutto questo il fotografo turistico, avendo instaurato un rapporto di amicizia con gli ospiti del villaggio, realizza, anche, book fotografici di coppia/famiglia considerato che, spesso e volentieri, i posti dove i suddetti fotografi vanno a lavorare sono luoghi incantevoli che si prestano benissimo a servizi fotografici degni di una qualsiasi rivista di moda.

Tutte queste foto, come è giusto che sia, sono finalizzate alla vendita e normalmente in ogni villaggio, dove è presente questo servizio, si trova una postazione fotografica che mostra tutti gli scatti effettuati durante la settimana e che l’ospite può comprare, laddove la/le foto siano di suo gradimento.

A grandi linee vi ho spiegato ciò che il fotografo turistico fa durante la sua stagione lavorativa, ma ovviamente il discorso è molto più lungo e se ne avrete voglia potrò scrivere di più in merito in altri post.

Ma adesso arriviamo al punto importante, come iniziare a lavorare con la fotografia in villaggio e quanto si può guadagnare.

Partire come fotografi è molto semplice in realtà, girando su alcuni canali web di ricerca lavoro potrete facilmente capire che la ricerca di fotografi è all’ordine del giorno (vi consiglio di inviare la vostra candidatura ad inizio stagione estiva: quindi intorno a Marzo o ad inizio stagione invernale: quindi intorno a Settembre).

Ci sono moltissime agenzie che ricercano fotografi, sia agenzie di animazione che agenzie fotografiche, come in ogni cosa non tutte sono propriamente professionali (ma anche di questo parlerò in un altro post).

La maggior parte ricerca con un minimo di esperienza (saper almeno accendere una Reflex e saperla utilizzare in modalità program o manuale) ma potrete trovare anche agenzie che assumono ragazzi appassionati senza nessun tipo di esperienza in campo fotografico, in quanto sarà loro premura formarvi completamente.

Se il vostro CV piacerà e anche il colloquio conoscitivo o stage formativo andrà bene, sarete pronti a partire per la vostra nuova avventura.

Normalmente le stagioni lavorative nei villaggi turistici all’estero sono di un minimo di 6 mesi fino, anche, ad un anno.

Il contratto è a norma di legge e si occuperanno loro di tutte le piccole scocciature di cui vi dicevo: visto lavorativo per il luogo, volo andata e ritorno, trasporto dall’aeroporto al villaggio, vitto ed alloggio.

Ma ciò che dovete assicurarvi di avere è il passaporto.

Ma adesso passiamo alla parte che tutti aspettano, che tipo di stipendio guadagna chi lavora come fotografo in villaggio?

Come in ogni cosa dipende in primis dall’esperienza e dall’agenzia con cui deciderete di partire.

Infatti ci sono agenzie che decidono di dare un fisso di base, minimo, che di solito per una prima stagione ed una prima esperienza non supera i 500 euro mensili, altre agenzie invece non forniscono un fisso mensile ma vi danno una percentuale sulle vendite.

Nel primo caso, oltre allo stipendio mensile, avrete anche una percentuale molto minima (in quanto percepirete anche un fisso) delle vendite totali (o solo vostre, a seconda di come decide di lavorare l’agenzia).

Mentre nel secondo caso avrete, senza dubbio, una percentuale molto più alta.

La mia prima stagione lavorativa all’estero è stata a Zanzibar e non percepivo stipendio ma guadagnavo solamente sulle percentuali.

Ma, posso dirvi, che un’agenzia che lavora bene e, soprattutto, se i fotografi che ci lavorano sono in gamba portano a casa solamente di percentuali cifre che vanno da un minimo di 600 euro ad un massimo di 1000-1200 euro. Considerato che avete, comunque, vitto ed alloggio pagato e che, normalmente, per molti di voi sarà la prima esperienza lavorativa in villaggio o in fotografia, è un buon modo per accumulare esperienza, vivere in posti paradisiaci senza spendere un euro ma, anzi, guadagnarli.

Termino, quindi, così il mio primo post sperando di avervi chiarito le idee sul tipo di lavoro che faccio e come avvicinarsi a questo settore se, anche voi, coltivate questa passione.

Per qualsiasi domanda, chiarimenti o consigli rimango a vostra disposizione sia qui che su mio blog.

Jessica