Entrare in Nuova Zelanda per un italiano è relativamente semplice, si può infatti usufruire dei seguenti tipi di visto:

– Visitor Visa (validità: 12 settimane): Se l’intenzione è solo quella di visitare la Nuova Zelanda e/o di frequentare un corso di inglese non è necessario un altro tipo di visto. Tra i requisiti troviamo: passaporto valido almeno fino a 3 mesi dopo la scadenza del visto, l’essere in possesso di biglietto di ritorno e di estratto conto bancario o altro documento che dimostri che si hanno fondi sufficienti per il proprio mantenimento. Ecco la lista chiaramente esposta nel sito ufficiale: Requirements.

I visti per entrare in Nuova Zelanda

ATTENZIONE: col visto da Turista non è possibile lavorare

– Working Holiday Visa (validità: 1 anno): Lo si può richiedere solo se si ha un’età compresa fra i 18 e i 30 anni. Con questo tipo di visto si può lavorare in Nuova Zelanda per un anno facendo mestieri non qualificati (e che dunque non rientrano nella categoria Skilled Migrant – consultare le liste in pdf a piè pagina). Le regole da rispettare sono: passaporto valido almeno fino a 3 mesi dopo la scadenza del visto, valida assicurazione sanitaria durante il soggiorno, estratto conto bancario o altro documento che dimostri che si hanno fondi sufficienti per il proprio mantenimento e, importantissimo, non rimanere per più di 3 mesi presso lo stesso datore di lavoro – questo viene fatto per incentivare il giovane a girare il Paese.

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– Student Visa: per chi vuole seguire un corso di formazione superiore alle 12 settimane (altrimenti il Visitor Visa è sufficiente). Questo visto consente un massimo di 20 ore lavorative a settimana. Il caso è dunque diverso dall’Australia, i corsi di inglese standard di breve durata in Nuova Zelanda non danno diritto allo Student Visa né al lavoro. Ecco le informazioni necessarie per fare domanda: Student Visa e Visto Studenti

Work Permit: età massima 55 anni. Indicato per chi rientra nella categoria Skilled Migrant (consultare le liste in pdf a piè pagina), parla già bene l’inglese e trova un datore di lavoro locale disposto a fargli da sponsor.

Una volta sistemata la questione burocratica si può partire alla scoperta di questo meraviglioso Paese, tra l’altro considerato uno dei più sicuri al mondo.