In questa pagina troverete un approfondimento riguardante la famosa Horchata, bevanda tipica di Valencia. Va subito detto che, anche se la traduzione in italiano corrisponde alla nostra Orzata, non c’è niente di più diverso rispetto a quella Valenciana. Leggendo questo articolo scoprirete la storia di questa bevanda, le sue origini ed evoluzioni, scoprirete tutte le curiositá e leggende ad essa connesse e infine non solo vi consigliamo dove assaporarla, ma vi daremo anche degli spunti per poter creare varie ricette golose con quello che è il suo ingrediente principale ovvero la Chufa

Che cos’è la Horchata, le sue origini e la sua storia

La Horchata de chufa (orxata de xufa in valenciano), dal latino hordeāta, (orzo) è una bevanda rinfrescante consumata anche come dessert, originaria di Alboraya (Valencia) preparata principalmente con acqua, zucchero e chufas bagnate (o macinate). La chufa è un piccolo tubero a forma di nodo che proviene dalle radici del Cyperus Esculentus, noto in Italia come Cipero o Zigolo dolce, che prende il nome dalla forma del suo frutto che è simile a una nocciola. Alcuni aggiungono cannella e/o scorza di limone, ma come potete immaginare di varianti della ricetta, ce ne sono moltissime. La realizzazione dell’horchata è una tecnica con secoli e secoli di storia. Si inizia con il lavaggio del tubero, successivamente si passa al mulino per la sua frantumazione. Si lascia macerare, si pressa e si ottiene l’estratto finale. Successivamente, viene aggiunto lo zucchero per consentirgli di setacciare nuovamente. L’Horchata è una bevanda molto ricca di minerali e vitamine, spicca il suo apporto di fosforo, potassio e vitamine C ed E. Una coltura che richiede climi temperati come quelli disponibili nel frutteto valenciano. Inoltre è ricca di ferro, ha enzimi che facilitano la digestione, ed è anche povera di sodio. Per quanto riguarda le origini dell’Horchata, dobbiamo risalire all’epoca della conquista di Jaume I, si narra infatti che nel provare questa bevanda il re fece un gioco di parole dicendo che non si trattava di latte di chufa bensì di oro di chufa. Per quanto in italiano si perda il significato delle parole “Açò non è llet, açò é sor, xata” ai Valenciani piace molto credere in questa leggenda.  Le origini dell’horchata però risalgono alla preistoria. Uno studio ha scoperto che la chufa era probabilmente la principale fonte di cibo per un antenato umano vissuto 2 milioni di anni fa. Fu infatti una delle prime piante ad essere coltivata dall’uomo, e nelle tombe dei faraoni egiziani sono stati trovati persino vasi contenenti chufa e disegni di essa. Ci sono anche testi persiani e arabi datati intorno al 2400 a.C. che lodano i benefici digestivi e disinfettanti della chufa. A quei tempi veniva consumata principalmente per le sue proprietà medicinali. L’horchata è ancora bevuta oggi in paesi come la Nigeria e il Mali, dove si coltiva la chufa e si produce una bevanda dolce nota come kunnu aya. Probabilmente quando gli arabi invasero la penisola iberica, portarono con sé la chufa e cercarono nuove terre per coltivarla. Le terre valenciane erano molto fertili, con il giusto clima e umidità. Nel XIII secolo, l’area di Alboraya divenne la regione responsabile della coltivazione di chufa in Spagna. A quel tempo veniva già assunta sotto forma di bevanda, chiamata llet de xufes (latte di chufa). Concludendo grazie ai secoli di storia che possiede possiamo affermare che l’horchata è una bevanda molto tipica, quasi ai livelli della paella.
Tr a Valencia con la famiglia MFEE Bannerino

Tutti gli usi de la Horchata

L’horchata fa parte della cultura popolare ed è uno dei simboli che identificano Valencia all’estero. Con la chufa e l’horchata in generale si possono cucinare le ricette più sorprendenti, e non solo, i cosmetici a base di chufa sono all’ordine del giorno: saponi, creme per le mani, bagnoschiuma, maschere, esfolianti…  Ma scopriamo insieme un paio di ricette davvero gustose; la prima è la famosa crema valenciana, un dolce molto semplice a base di 300ml di horchata, 2 cucchiai di zucchero da caramellare, 40 gr di farina di mais, scorza di 1 limone e 1 arancia (meglio se Valenciana) e menta per decorare Oltre a questo delizioso dolce tico, dovete assolutamente provare il Chufa-libre, una reinvenzione del famoso cocktail “Cuba-libre” in stile valenciano. La preparazione di un “Chufa-libre” è molto semplice: versare in un bicchiere con ghiaccio, horchata e gin e decorare con una fettina di limone. E proseguendo con i suoi usi, ecco quello più interessante: la chufa è un alimento afrodisiaco scientificamente validato. Secondo uno studio del 2015 condotto sui topi, quelli trattati con l’estratto di noce di tigre hanno mostrato prestazioni sessuali migliori e più testosterone rispetto ad altri.  Oltre che a uso culinario, estetico e curativo anche il mondo della musica ha dato il proprio contributo: numerosi gruppi musicali l’hanno usata come nome, ad esempio i Valencian Orxata Sound System, o come titolo delle canzoni come hanno fatto gli americani Vampire Weekend, una delle band indie più riconosciute del momento, che hanno scritto una canzone chiamata Horchata.
Testimonianza Mery

Horchaterías a Valencia

Se ti  stai chiedendo dove bere  l’horchata a Valencia ti consigliamo noi, i posti migliori e piú storici dove assaporare il suo gusto unico. Le horchaterías valenciane offrono il miglior assortimento di questa bevanda salutare, per accompagnarla con i farton (una sorta di brioche allungata a forma di grissino).  Santa Catalina, Daniel, Panach, Els Sariers, Horchatería Rin e molti altri offrono da decenni un servizio di qualità a residenti e turisti. Anche nelle horchaterías del Mercado de Colón puoi trovare un paio di stabilimenti molto interessanti. Ma sappiate che, soprattutto in estate, sparsi in vari punti di passaggio della città, troverete carrelli come quelli Newyorkesi degli hot -dog, che la vendono.  Se vuoi trasferirti a Valencia e provare a visitare questi locali, ti consigliamo di dare un’occhiata alle ultime offerte di lavoro per italiani a Valencia. 
Seguici su Tiktok

Perché l’horchata di Valencia è la più buona del mondo

La Comunità Valenciana ha tra i suoi prodotti tradizionali alcuni dei più consumati in Spagna e, da diversi anni, anche a livello internazionale. Oltre alle sue famose arance, se c’è un prodotto di punta nella sua tradizione è l’horchata, e non a caso è considerata la migliore al mondo. Approfittando delle alte temperature in periodo estivo, conosciamo i motivi per cui il valenciano non ha concorrenza per eguagliare la sua qualità. L’horchata valenciana è realizzata seguendo una ricetta centenaria che ha tra i suoi segreti la ​​miglior chufa di tutti, l’unica con Denominazione di Origine al mondo. La prima volta che è stata scritta la sua ricetta è stata nel ‘Llibre de Sent Soví’, uno scritto che risale al 1384 e dove compare già questa bevanda unica. Quindi il segreto principale che rende l’horchata valenciana la migliore è sicuramente il suo clima, così come le caratteristiche del terreno che favoriscono una qualità ottimale per la chufa.  Il suo consumo è particolarmente elevato in estate, in coincidenza con le alte temperature, e se ne consiglia la conservazione al freddo.  Se ti è piaciuto il nostro articolo sull’Horchata leggi la storia del mercado central di Valencia e scopri con noi altre tante curiositá sulla meravigliosa cittá di Valencia.
Spagna dove