Trasferirsi all’estero con bambini piccoli non è semplice, ma in questa lettera vogliamo dare una speranza a tutti coloro che si trovano ora in questa situazione.
Ciao a tutti, ho deciso di scrivere questa lettera per dare una speranza a chi si trova nella condizione in cui mi trovavo io fino qualche mese fa e ringraziare Stefano Piergiovanni per tutto ciò che quotidianamente fa, il suo supporto è stato molto importante nella nostra scelta.
La nostra famiglia è composta da mio marito, io e due bimbetti (di 6 e 4 anni) e ci troviamo ad Oxford in Inghilterra dal 12 Gennaio.
La storia nasce da questo punto: primavera dello scorso anno, mio marito, avvocato, non riusciva più per svariati motivi ad avere un reddito che ci consentisse di vivere decentemente. Io a 46 anni con due figli ero oramai già fuori dal mercato del lavoro italiano. Durante l’inverno mio marito ha passato 4 mesi a Londra per un contratto a termine e nonostante il breve periodo era riuscito comunque a notare le differenze con l’Italia. Una volta tornato, sia lui che io ci mettiamo di buona lena a cercare un lavoro. Parlo inglese molto bene (e anche un po’ di spagnolo) e non si sa quanti CV ho mandato per lavori come “segretaria uso inglese” e quante altre inserzioni che potessero far al caso mio. Risultato? Neanche un colloquio, ZERO!
Trasferirsi all’estero con bambini piccoli
Allora a quel punto ci siamo detti “basta, cominciamo a cercare qualcosa in UK”. Visitando le offerte di lavoro che appaiono sulle pagine di Viviallestero.com (clicca qui per accedere alla sezione offerte di lavoro) e inviando il mio Curriculum Vitae anche ad altri recruiter, da fine Ottobre a fine Novembre ho avuto la possibilità di far ben 3 colloqui!!!
Uno di questi era con l’azienda che poi mi ha assunto. Faccio il mio bel colloquio e mi convocano per un secondo colloquio ad Oxford. Vengo qui x un paio di giorni e torno a Roma. Ai primi di Gennaio mi arriva la conferma: il 18 inizio come Customer Service Advisor con contratto Permanent (tempo indeterminato)!!!