Martina ci racconta come è riuscita a diventare attrice ad Hollywood. Martina è una ragazza di Monza che per inseguire il suo sogno di diventare attrice ha deciso di trasferirsi negli Stati Uniti. In questa intervista ci racconta la sua storia.
Il sogno di diventare un’attrice ad Hollywood è un desiderio che affascina molte persone in tutto il mondo. Hollywood, situata nella città di Los Angeles, è da lungo tempo il cuore dell’industria cinematografica e televisiva, ed è considerata la mecca per chi cerca una carriera nell’intrattenimento. Questo sogno evoca immagini di luci al neon, tappeti rossi e glamour, ma è anche un mondo in cui il talento, la dedizione e la perseveranza sono essenziali.

Martina da Monza ad Hollywood
La strada verso Hollywood può essere un percorso lungo e tortuoso, spesso caratterizzato da sfide e ostacoli. Molti aspiranti attori, come anche Martina, si trasferiscono a Los Angeles con il desiderio di realizzare i loro sogni, lasciando le proprie famiglie e le loro vite precedenti dietro di sé. Leggiamo quindi l’esperienza personale che ha vissuto sulla sua pelle la nostra amica Martina.
Ciao Martina, da quanto tempo vivi ad Hollywood e come è arrivata questa scelta?
Ho vissuto qui per circa tre anni. Ho sempre voluto trasferirmi a Los Angeles per intraprendere una carriera nell’industria di Hollywood. Mi ricordo che, durante il mio esame di maturità, i miei professori mi hanno chiesto che piani avessi per il futuro, e ho risposto che sarei andata a vivere a Los Angeles per diventare attrice. Fin da quando sono piccola, ho sempre amato recitare e, guardando i miei film preferiti, sognavo di poter interpretare quei ruoli.
Come ti sentivi prima di partire per gli USA? Come ti eri organizzata?
Ero elettrizzata all’idea di una nuova avventura. Avevo organizzato tutto in anticipo, salutato i miei amici, ed ero pronta a lasciare l’Italia per inseguire il mio sogno. Avevo sicuramente delle paure, e il mondo di Hollywood mi spaventava. Però, in quel momento, tutti i miei pensieri erano focalizzati sulla partenza imminente, e l’entusiasmo per la mia nuova vita mi distraeva dai dubbi e dagli ostacoli che avrei dovuto affrontare.
Come diventare attrice ad Hollywood

È stato difficile regolarizzare la tua posizione come attrice e lavoratrice negli Stati Uniti?
Riuscire a inserirsi nel mondo di Hollywood come attrice è sicuramente una sfida difficile. L’industria è complessa, e ci vuole tempo per comprenderne i meccanismi e iniziare a sentirsi a proprio agio. Dopo aver studiato recitazione alla UCLA, ho cominciato a lavorare. All’inizio ho recitato in cortometraggi, come “Seen”, “I’m Drowning”, “Stolen Wishes” e altri, poi ho ottenuto una parte in un film: “Blue Moon Romance”. Ad agosto ho firmato un contratto con un agente (BH Talent) e un manager (American Talent Management), e questo passo importante ha segnato ufficialmente l’inizio della mia carriera come attrice a Hollywood. Ho anche assistito alla proiezione nelle sale cinematografiche di due dei miei progetti, “Dead End” e “Gabby’s Maze”, prodotti da A Greek God Entertainment e diretti da Abraham Lopez.
Tornassi indietro nel tempo, rifaresti la stessa scelta?
Non mi sono mai pentita della mia scelta, né ho mai avuto dubbi a riguardo. Trasferirmi a Hollywood è stata la decisione migliore della mia vita e, tornassi indietro, intraprenderei lo stesso percorso.
Fare l’attrice italiana ad Hollywood

C’è qualche lato negativo di questa scelta di vita?
La lontananza da casa è il primo aspetto negativo. Vivere a 14 ore di volo dall’Italia non è semplice. Riguardo alla carriera, invece, credo che il lato negativo sia l’imprevedibilità, la mancanza totale di certezze, l’altissimo rischio di fallimento e la competitività spietata di Hollywood. Bisogna essere davvero motivati per affrontare una simile sfida. So che avrei potuto scegliere una professione più “normale”, avere una vita stabile, uno stipendio fisso e più certezze, ma sapevo che non sarei mai stata davvero felice se avessi abbandonato il mio sogno per la paura di prendere, letteralmente, il volo.
Martina, attrice italiana ad Hollywood

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Restare negli USA, cambiare nazione o tornare in Italia?
Voglio rimanere negli Stati Uniti, ma, allo stesso tempo, creare dei buoni contatti col cinema italiano. Ho già lavorato a Roma per la casa di produzione Fandango, e penso che mi piacerebbe esplorare di nuovo l’ambiente di Cinecittà, questa volta, in veste di attrice.
Cosa ti manca dell’Italia?
Mi mancano soprattutto le persone, famiglia e amici. Riesco a vederli meno di una volta all’anno, e questa è una grande rinuncia. Mi manca il Natale in famiglia, le serate a Milano con le amiche, i compleanni, le vacanze nella nostra casa in montagna coi nonni. Poi mi manca il cibo, ovviamente. È molto difficile trovare ristoranti italiani autentici a Los Angeles, e i pochi che si trovano, hanno prezzi esorbitanti.

Alla “piccola Martina” che si trova ora in Italia e che sta leggendo questa intervista, che consigli le daresti?
Se potessi parlare alla me stessa del passato, le direi di non lasciarsi scoraggiare dalla gente che tentava di dissuaderla dall’inseguire i suoi sogni. Le direi che riuscirà ad affrontare tutti gli ostacoli che le sembrano insuperabili, che tanti dei suoi desideri si avvereranno. Le direi che le aspetta un futuro straordinario. Che andrà incontro anche a momenti molto difficili, ma li supererà tutti. E che, se potesse guardare nel futuro e vedere la propria vita in America, sarebbe fiera di se stessa e di non essersi mai arresa.