Abbiamo il piacere di parlare con Emanuele, italiano che vive da circa due anni in Germania. In questa intervista ci racconta la sua esperienza di come ha scelto la nazione tedesca, come ha organizzato il trasferimento e che piani ha per il suo futuro. Leggiamo bene la sua intervista.
Intervista a Emanuele, italiano che vive da due anni in Germania
Ciao Emanuele, piacere di conoscerti. Iniziamo la nostra intervista con la solita domanda “cruciale”: Perchè hai lasciato l’Italia?
Principalmente per mancanza di opportunità, mancanza di riconoscenza in campo lavorativo e sociale. Per poter costruire un Futuro stabile (soprattutto spiccare il volo dal nido familiare) e quantomeno sentirmi ricompensato e soddisfatto. Poi diciamo che la goccia che ha fatto traboccare il vaso o meglio l’ultimo step che mi ha dato il coraggio per inviare l’Application, che è risultata essere quella decisiva, è stata una delusione d’amore o friendzone. Insomma in Italia mi sentivo un pesce fuor d’acqua e non mi sentivo realizzato, apprezzato e non mi era permesso sviluppare e far crescere i miei talenti.
In cosa sei laureato?
In Tecniche di Laboratorio Biomedico.
Di che città sei?
Sono di Castellana Grotte che si trova in provincia di Bari.
Prima della Germania avevi già vissuto in altre nazioni?
Soltanto a Malta per quasi 6 mesi per la fruizione di un corso d’inglese.

Quando hai lasciato l’Italia avevi già un lavoro o sei partito all’avanscoperta?
Avevo inviato alcune application dall’Italia e sono stato chiamato per effettuare due colloqui e sono stato selezionato ad una delle due e sono partito due mesi dopo.
Come hai fatto a trovare queste opportunità lavorative direttamente dall’Italia?
Ho seguito un workshop Eures sul lavoro in Germania ed in seguito una mia ex collega italo-tedesca, nonostante non parlassi tedesco, mi ha suggerito di inviare applications in inglese (ho un certificato Cambridge Livello B2) e che successivamente avrei potuto impararlo in loco; inoltre mi ha inviato un video relativo ad un reportage, nel quale alcuni italiani a Monaco raccontavano le loro storie, cosi ho contattato un ragazzo (laureato in campo sanitario come me) e mi ha suggerito gli stessi consigli della mia ex collega.
Hai vissuto i primi giorni in ostello? Come ti sei mosso appena arrivato?
Ho prenotato una camera su airbnb e mi ritengo “benedetto” in quanto ho trovato una shared room nel giro di 15-20 giorni (trovarla a Monaco è davvero impossibile)
Cosa hanno detto i tuoi genitori ed amici riguardo la tua decisione?
A dire il vero i miei mi hanno sempre sostenuto nelle scelte che ho intrapreso, in primis nell’andare a Malta ed addirittura mia mamma qualche anno prima mi aveva messo la pulce nell’orecchio riguardo ad un possibile futuro lavorativo in terra tedesca.
Com’era il tuo livello di tedesco prima di partire?
Come detto in precedenza, non parlavo tedesco o meglio riuscivo a capire solo alcune parole e vocaboli affini alla lingua inglese (bisogna considerare che l’inglese è una lingua germanica).
All’inizio è stata dura, in quanto ogni giorno dovevo lasciare il lavoro (in un laboratorio di una clinica veterinaria) per 3 ore e recarmi a seguire un corso di tedesco. Successivamente mi è stata offerta la possibilità di seguire un corso intensivo di 6-7 ore al giorno, al fine del raggiungimento del livello B2 necessario al riconoscimento del mio Titolo Professionale e quindi trovare un altro lavoro.
Effettivamente a due mesi dal conseguimento del TELC B2 ho trovato lavoro presso un ospedale pubblico (senza passare per l’annosa trafila dei concorsi che esiste solo in Italia).
Quali secondo te sono gli aspetti positivi, nel settore lavorativo e nella tua vita privata, che qui trovi mentre in Italia no?
Gratificazione, riconoscimento, essere aprezzati, il learn by doing, la possibilità di crescere professionalmente.
Per quanto riguarda la vita privata: vivere a contatto con la Natura e Verde, vivere in un contesto multiculturale.
E quali sono invece i lati negativi?
Beh il fatto di non poter trovare tutte le tipologie di frutta e verdura, il mercato immobiliare e le autostrade (guido spesso per lavoro e quando piove spesso il manto autostradale si trasforma in un acquitrino). Inoltre in Baviera molti parlano il Bavarese.
Cosa ti manca dell’Italia?
Troppo facile, essendo pugliese, mozzarelle e cime di rapa ed ovviamente la Famiglia e gli Amici (espressamente con la A maiuscola).
Hai amici tedeschi?
Si anche se non moltissimi, poi man mano che le mie conoscenze linguistiche aumentavano, aumentavano le chanches di avere amici madrelingua.
Cosa consiglieresti a chi vuole seguire i tuoi passi?
Avere un livello d’Inglese B2 è una buona base, certo io sono stato “benedetto” perché inizialmente sono stato assunto non avendo la conoscenza del tedesco, però è stata molto dura perchè ho dovuto studiare e lavorare contemporaneamente. Però avendo un livello di Tedesco B1 e soprattutto B2 si hanno buone chances di trovare un impiego conforme al proprio profilo professionale.
Purtroppo ho incontrato molti italiani che hanno nostalgia di casa. Perciò il mio consiglio è il seguente: se si vuole vivere e costruire un Futuro professionale e sentimentale in Germania ci si DEVE ambientare ed integrare. La Germania non è l’Italia, sono due nazioni con mentalità e stili di vita abbastanza differenti. Anzi persino il Sudtirolo presenta differenze sostanziali con la Baviera ed il resto della Germania.
Come vedi il tuo futuro? Pensi di restare in Germania?
Who knows? Diciamo che da quando ho aggiornato nel mio Profilo Linkedin con il conseguimento del Certificato di conoscenza della lingua tedesca livello B2 mi arrivano proposte da Compagnie elvetiche.
Diciamo che ho avuto sempre il pallino della Svizzera e comunque è giusto un pelino superiore alla Baviera ed in generale alla Germania.
Certo qui sto bene e come detto credo che attualmente le uniche nazioni Europee con una qualità della vita superiore a quella tedesca siano solo la Svizzera, Lussemburgo e forse Paesi Bassi.
Grazie mille Emanuele per il tempo che ci hai dedicato!
E’ stato un piacere, un saluto a tutti i lettori di Viviallestero.com.