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Il quartiere a luci rosse di Amsterdam non è solo vetrine illuminate e sexy shop, ma anche un’area pittoresca attraversata da un labirinto di stradine e canali. De Wallen è il quartiere a luci rosse più grande e conosciuto di Amsterdam ed è costituito da una rete di strade medievali, lungo le quali si trovano circa 300 “cabin rooms”, affittate da prostitute che offrono i loro servizi sessuali dietro una porta a vetri normalmente illuminata con luci rosse. I bordelli e gli strip club si trovano in una delle zone più antiche di Amsterdam ed è impossibile non incontrarli, anche per caso, mentre si ammirano le tipiche architetture trecentesche e i pittoreschi canali. La zona, inoltre, non è esclusivamente per prostitute: negli ultimi anni molte famiglie e giovani professionisti si sono trasferiti a vivere all’interno di questo quartiere. De Wallen, insieme ad altre aree di prostituzione come il Singelgebied e Ruysdaelkade, forma il più grande Rosse Buurt (quartiere a luci rosse) di Amsterdam.

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1. Tour per il quartiere a luci rosse

Nel quartiere ci sono una serie di sexy shop, sex theater, un museo del sesso e anche un museo della cannabis. Il museo “Red Light Secrets” ha aperto i battenti nel 2014 e mira a fornire una visione globale dell’arte della prostituzione.

A De Wallen c’è anche una forte concentrazione di coffee shop, il Bulldog e il Baba sono due dei più popolari; l’area ha anche alcuni meravigliosi luoghi di degustazione di jenever (gin olandese), affascinanti caffè come il Bruin (storico pub olandese) e un birrificio indipendente, il Brouwerij de Prael. Nel quartiere è presente anche un Punto Informativo sulla Prostituzione, che oltre a fornire informazioni sull’ambiente, propone anche visite organizzate alla scoperta del territorio, per il solo fatto di avvicinare i visitatori al rispetto dei lavoratori del settore. All’interno del quartiere a luci rosse vige una sola regola: è assolutamente vietato fotografare o filmare le ragazze nelle vetrine dei negozi.

Proseguendo il tour troviamo la chiesa Oude Kerk, che allo stesso tempo è l’edificio più antico di Amsterdam, risalente al 1306. Questa chiesa, molto frequentata da personaggi come Rembrandt, ogni anno ospita eventi di ogni tipo, da feste e matrimoni a mostre d’arte o alla cerimonia di premiazione del World Press Photo Contest

Proprio di fronte all’entrata della parrocchia si erge una statua in bronzo chiamata Belle come il nome della donna che battezza questo monumento che rappresenta l’orgoglio delle prostitute in Olanda per aver unito le forze per nobilitare la loro professione. La statua di Belle fu a proposito posizionata in modo che fosse rivolta verso la chiesa. Alla sua base ha una targa che recita “Rispetto per le lavoratrici del sesso in tutto il mondo”.

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Testimonianza Mery

2. Storia, origini e attualità

Il quartiere a luci rosse di Amsterdam è storicamente famoso per essere un luogo che secoli fa era popolato da bordelli solitamente frequentati dai marinai, per la vicinanza alla zona portuale. Già nel 1300, le donne che vagavano per le strade con lanterne rosse incontravano segretamente i marinai di passaggio nel porto, per poi dirigersi verso i bar, i club e i luoghi di intrattenimento più osé. Ci sono stati periodi in cui le ragazze lavoravano clandestinamente, poiché la prostituzione era considerata illegale; altri periodi in cui si è cercato di regolarizzare il sistema, sia per avere un maggior controllo, sia per la difficoltà a contenerne la diffusione. Il Quartiere a Luci Rosse di Amsterdam, è stato costruito nel centro storico della città, dove un tempo c’erano le case dei pescatori, su una diga che era stata costruita per controllare l’alta marea. Era l’inizio del XIV secolo. Essendo un quartiere di pescatori e marinai, era anche un luogo propizio per il ribollire della prostituzione. Nel 1413 Amsterdam emanò uno statuto in cui affermava che “Le prostitute sono necessarie nelle grandi città, specialmente città come la nostra. È preferibile avere queste donne piuttosto che non averle”. Inizia così una storia di leggi che, pur mutate nei secoli, hanno sempre cercato di regolare questa attività antica quanto l’uomo stesso. Registri, controlli medici e pagamento delle tasse, erano le regole che le prostitute del quartiere a luci rosse di Amsterdam dovevano rispettare. Attualmente la prostituzione è legale nei Paesi Bassi, a meno che non venga esercitata per strada, a condizione che la prostituta sia un cittadino dell’UE o uno straniero residente permanentemente nei Paesi Bassi, di età superiore ai 21 anni. In questo modo il governo cerca di controllare questo settore del lavoro imponendo severi controlli sanitari alle ragazze e ai ragazzi che appartengono al settore. Anche la professione è controllata. Negli ultimi anni, il quartiere a luci rosse di Amsterdam è stato oggetto di dibattito pubblico, dal momento che i fenomeni di criminalità sono sempre più frequenti, per lo più legati allo sfruttamento delle donne e al riciclaggio di denaro. La linea intrapresa dall’amministrazione comunale è stata quella di ridurre le attività: dal 2007 l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere 51 vetrine e acquistare direttamente i locali per favorire l’apertura di attività legate alla moda da parte di aziende di alto livello; l’iniziativa è nota come Progetto 1012, numero che indica il CAP della zona. L’intenzione della politica è quella di ridurre gradualmente il numero di attività al fine di identificare meglio i fenomeni illegali.

3. I musei del quartiere a luci rosse di Amsterdam

Nel quartiere a luci rosse di Amsterdam ci sono diversi musei che spiegano ai visitatori un po’ della storia e del funzionamento del quartiere. Alcuni hanno informazioni interessanti e altri sono una totale perdita di tempo.  Il Museo Erotico ospita un’offerta molto scarsa per quello che costa: quattro ambienti separati da tendoni dove si mostrano oggetti fallici qua e là, niente di piú.  Molto piú originale invece Il Red light secrets museum, o museo dei segreti del quartiere a luci rosse di Amsterdam, racconta i dettagli del quartiere attraverso un’audioguida con informazioni complete e ha un costo di 7 euro circa. Ci sono gli unici stand dove puoi scattare foto, sono progettati per i turisti per posare e sembrare che stiano lavorando come prostitute nel quartiere a luci rosse.  Il Museum Amstelkring, noto anche come Museum Our Lord in the Attic, fondato intorno al 1790, è uno dei musei più antichi e importanti della città di Amsterdam. Si trova in un antico palazzo del XVII secolo la cui facciata è rimasta nel tempo in linea con il resto delle case sui canali di Amsterdam. La cosa più sorprendente di questo museo è che durante il periodo della riforma, quando ai cattolici era vietato tenere eventi pubblici, al suo interno ha ospitato segretamente una chiesa clandestina, che ancora oggi viene utilizzata per eventi specifici come matrimoni, messe speciali, eccetera. Nel museo troveremo un grande altare, diverse gallerie e importanti collezioni di dipinti, sculture e argenti. Tutti con temi legati al cattolicesimo ad Amsterdam. È interessante sapere che tutto il suo interno è conservato intatto dalla sua fondazione nel XVII secolo. È molto affascinante poter vedere utensili, mobili, dipinti e il resto della decorazione rimasta intatta da allora.
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4. Una visita obbligata

Visitare Amsterdam ed entrare nel quartiere a luci rosse è dunque inevitabile. Oltre ad essere una delle zone più turistiche della città, racchiude alcune delle attrazioni più importanti, come la giá citata chiesa Oude Kerk o il Museo Amstelkring. Per noi italiani è abbastanza curioso e difficile da immaginare, ma il quartiere a luci rosse di Amsterdam, testimonia che una società può funzionare perfettamente senza un controllo morale abusivo, invasivo e anacronistico come quello che esiste nei nostri paesi. D’altra parte ciò che è legalizzato può essere controllato. Quindi, come nel caso della marijuana e di altre droghe liberamente consumate nei Paesi Bassi, la legalizzazione e il controllo della prostituzione sono stati un esempio affinché né le prostitute né i prostituti corrano rischi: evitano epidemie, problemi di insicurezza e tengono da parte le mafie. Se la filosofia di vita di questa città ti affascina e sei tentato di vivere un’esperienza ad Amsterdam, controlla se tra le offerte di lavoro per italiani ad Amsterdam c’è qualcosa che fa al caso tuo.