Zara chiude 1.200 negozi ed amplia l’e-commerce. Brutte notizie per coloro che hanno intenzione di trovare lavoro come commesso o commessa in giro per il mondo. Uno dei marchi più famosi al mondo nel settore dell’abbigliamento e del retail ha deciso di chiudere ben 1.200 negozi e di puntare ancora di più sulle vendite online. Leggiamo meglio in cosa consiste questa strategia del gruppo Inditex.
Zara chiude 1.200 negozi ed amplia l’e-commerce
Il famoso gruppo spagnolo Inditex è proprietario di vari marchi di successo tra i quali il più importante Zara, Bershka, Pull&Bear e Massimo Dutti. Tra tutti questi marchi chiuderà tra i 1.000 ed i 1200 negozi, principalmente quelli di piccoli dimensioni. Queste chiusure avverranno soprattutto in Europa e nel continente asiatico.
Il gruppo Inditex, uno dei maggiori produttori di abbigliamento in tutto il mondo, ha subito un grave contraccolpo causato dalla crisi della pandemia Covid-19. Il primo trimestre del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, ha visto un calo delle vendite nei negozi del 44%, pari a 3,3 miliardi di euro di fatturato. L’e-commerce, quindi le vendite online, hanno invece visto nello stesso periodo un aumento del 50%.
La pandemia Covid-19 non ha fatto altro che accelerare una scelta che il gruppo Inditex aveva già intrapreso. Infatti nel 2019 il colosso proprietario del marchio Zara aveva chiuso più negozi di quanti ne avesse aperti.
Ciò che preoccupa molto il mondo del retail, dell’abbigliamento di media fascia e, soprattutto di chi ci vuole lavorare, è che anche altri marchi possano seguire a breve l’esempio di Inditex e portare ad una continua riduzione dei negozi “fisici” preferendo le vendite online. Come ben sappiamo l’e-commerce ha costi più contenuti rispetto al negozio.