Voglio vivere viaggiando.
Ho sempre avuto la passione del viaggio, anche quando ancora non lo sapevo. Sono Michael, un ragazzo cresciuto a Parma, la famosa città del prosciutto e del formaggio e sin da ragazzino amavo “viaggiare” per questa città, conoscere nuova gente, parlare con chiunque mi capitasse di fianco. A diciassette anni faccio la mia prima e vera esperienza da solo all’estero, sei mesi a studiare in Nuova Zelanda, qui un fuoco si è acceso dentro me.
Da quel giorno non ho smesso di viaggiare, prima mi sono girato tutta l’Europa fino ad arrivare a Mosca, poi una volta finiti gli studi liceali, ho lavorato per un anno e mezzo tra bar e ristoranti mettendo ogni soldo da parte, per poi partire per quello che sarebbe dovuto essere un mese in giro per la California (sarei dovuto tornare indietro e finire l’università inizialmente). Qualcosa è andato storto, e sono due anni che ormai sono in giro tra America, Australia, Indonesia e ora Giappone (sto girando da due mesi il Giappone in autostop e couchsurfing, da nord a sud).
Dopo due anni, tra raccogliere banane in Australia, nuotare nelle barriere coralline indonesiane, camminare nelle sabbie nere hawaiane, attraversare tutta la California in autostop e tutta la Death Valley fino ad arrivare a Las Vegas e molto altro, mi è venuta in mente l’idea di condividere le mie esperienze con chiunque fosse interessato alle mie avventure, anche perché così avrei potuto far sapere agli amici e famigliari come stavo e cosa stavo facendo. Ho così aperto “vita da backpackers”, un blog dove oltre a raccontare dei miei viaggi da backpackers, cerco di dare informazioni sui luoghi che visito.
Ho iniziato anche a fare videomaking autodidatta, perché il mio sogno è quello di poter diventare abbastanza bravo per far si che tutto questo diventi il mio lavoro: videomaker in giro per il mondo e travel blogger. Una specie di freelance around the world. Per ora coi miei video cerco di “documentare” ciò che faccio settimanalmente, cercando di ironizzare su certi episodi che succedono a strada facendo. Voglio vivere documentando ciò che vivo e ciò che mi succede attorno, far conoscere e far vedere alla gente la bellezza che si nasconde dietro al viaggio (non tutti la colgono), voglio condividere con chiunque il mio mondo per poter motivare qualcuno a partire e per potergli far capire che non è poi così difficile viaggiare, basta non essere pigri.
In testa ho progetti molto più grandi se dovessi raggiungere questo scopo: un giorno vorrei poter diventare un video-reporter e lavorare per qualche associazione umanitaria, diventare un motivational speaker, ma soprattutto continuare a viaggiare. Può sembrare un sogno nel cassetto, un desiderio infantile, una banalità agli occhi di qualcuno, ma per ora questo è quello che voglio fare della mia vita: voglio vivere viaggiando, perché il viaggio è la mia droga, la mia meditazione. Penso che viaggiare sia la miglior cosa per aprirti la mente, ti fa conoscere verità lontane, incontrare personaggi bizzarri che ricorderai per tutta la vita e ti fa vivere esperienze indimenticabili e imparagonabili a qualsiasi altra esperienza. Voglio vivere viaggiando, perché il viaggio è l’unica cosa che mi fa sentire libero in un mondo troppo monotono per le mie esigenze.