Ciao Francesco, benvenuto su Viviallestero.com
Ciao a tutti. Mi presento, sono Francesco, vivo a Dublino e voglio raccontare questa mia importante esperienza a tutti i vostri lettori.
Cominciamo con l’intervista. Quali sono stati i motivi che ti hanno portato a lasciare l’Italia?
Sono partito dall’Italia per due motivi. Il primo più pratico: mi sono innamorato di una donna che viveva all’estero. Il secondo non meno reale e sicuramente il più netto e cioè che in Italia da anni la situazione culturale, sociale, economica, politica è in corsa in una spirale verso il basso che riportano il paese verso il fascismo e la superficialità violenta tipica delle dittature reali o mediatiche che siano. Il fatto di aver trovato un amore fuori è stato il grilletto che mi ha fatto definitivamente decidere di sloggiare, definitivamente perchè avevo già vissuto per piccoli periodi all’estero.
Quando hai lasciato l’Italia avevi già un lavoro o sei partito all’avanscoperta?
Sono partito senza avere un lavoro in mano. Il mio lavoro in Italia era lo stesso circa che ora svolgo qui in Irlanda. Ossia il produttore musicale e tecnico del suono. La differenza è che qui dopo sei mesi sono riuscito a trovare un socio, progettare e costruire uno studio di registrazioni e iniziare un business che è già, dopo solo un anno più alto di quello che in Italia con tutta la professionalità posseduta, non avevo mai raggiunto in 10 anni.
E come ti sei organizzato? Conoscevi qualcuno? Hai vissuto i primi giorni in ostello? Come ti sei mosso appena arrivato?
Sono partito avendo un appoggio qui. La mia fidanzata che viveva qui da 5 anni. Ci siamo appoggiati a casa sua (una camera) per un paio di settimane e poi abbiamo trovato un appartamento. Cosa che qui è pittosta facile da fare, dato che i prezzi sono più o meno standardizzati e la ricerca ONLINE di appartamenti è reale, effettiva e semplice. Inizialmente mi sono mosso cercando su internet gli studi di registrazione e i locali dove poter portare un CV e dopo un piccolo periodo ho incontrato il mio attuale socio che era alla ricerca di un Business partner per installare uno studio. Fortuna? Non credo.
Perche hai scelto l’Irlanda?
L’Irlanda è stata appunto un caso: la mia fidanzata viveva già qui. Il fatto è comunque che io stesso ero indirizzato in un paese di lingua anglosassone. La mia prima scelta sarebbe stata la Scozia, ma il caso ha voluto che andassi in Irlanda. E devo dire che non mi pento.
Quali secondo te sono gli aspetti positivi, nel settore lavorativo e nella tua vita privata, che qui trovi mentre in italia no?
La vita lavorativa è in primo luogo, regolata da regole reali, questo significa che il lavoro al nero è praticamente inesistente e quello che c’è è perseguito fortemente. Poi quasi non esiste razzismo lavorativo, per il quale un nigeriano conta meno di un irlandese, la società è meritocratica, quindi se sei nigeriano e più bravo ottieni il lavoro.
In più il rapporto stipendio/vita è mooolto più bilanciato: ti faccio un esempio pratico la mia fidanzata lavora in un call center e guadagna circa 1900 euro al mese. Il nostro affitto è di 850 euro. Fatevi due conti e rapportateli con una situazione identical in Italia!
Per quello che riguarda la vita privata, ovviamente prima di poter parlare a fondo di questo servono anni di vita in un posto e avere la consapevolezza della cultura e della società in cui vivi e che non è la tua. Questo vuol dire che su molti aspetti trovo che gli Irlandesi abbiano una considerazione diversa dell’amicizia e di come viverla e consolidarla. Cosa che per un latino, anche se nordofilo come me, è sempre un pochino spiazzante. Detto questo ho molti amici e mi sono integrato benissimo in un solo anno e mezzo. Anche se sono convinto che questa cosa dipenda dalla conoscenza profonda della lingua e dall’apertura e dalla tigna del proprio carattere. Conosco Italiani che frequentano solo Italiani e che parlano anche dopo anni pochissimo e malissimo l’inglese, e questi di solito dopo due o tre anni ritornano a casa biasimando un paese che non hanno voluto capire profondamente. ma queste sono divagazioni.
Cosa ti manca dell’Italia?
Mi manca la famiglia, gli amici di tutti i giorni, e il rapporto col cibo in generale, dai mercati di Roma, fino ad alcuni alimenti introvabili qui. A volte può essere duro il rapporto col tempo atmosferico: qui c’è un detto che dice “se non ti piace il tempo in Irlanda aspetta 5 minuti!”. Ma devo dire che personalmente non sento questa cosa come una limitazione, preferendo il freddo al caldo e le nuvole al sole perenne…..
Grazie per il tempo che ci hai concesso, ti auguriamo tutta la fortuna possibile come italiano all’estero.
Grazie a voi!