L’idea di lavorare mentre si viaggia è un’idea ancora poco radicata in Italia. Al giorno d’oggi per molti italiani l’idea di lavorare da casa è un qualcosa che si ricollega a lavori di minore importanza come quelli di networking o vendite (a volte anche piramidali) che ti permettono di guadagnare poco. Vista però l’importanza di questo nuovo modo di vivere e lavorare abbiamo deciso di dedicargli una nuova sezione. Intervisteremo italiani che già lavorano in questo modo e cercheremo di dare più informazioni possibili. Nella prima intervista parliamo con Simona Camporesi, editor e ghostwriter che attualmente lavora dalla Thailandia, ma che in passato ha già vissuto in diverse nazioni del mondo. Leggiamo ed ascoltiamo la sua intervista per Viviallestero.com.

Videointervista a Simona italiana che lavora girando il mondo

Videointervista a Simona, italiana che lavora girando il mondo

 

Abbiamo avuto il piacere di scambiare due parole con Simona Camporesi, nomade digitale e fondatrice dell’omonimo sito www.simonacamporesi.it. Simona viaggia per il mondo lavorando come editor e ghostwriter. In fondo a questo articolo troverete la sua videointervista integrale, mentre qui sotto potrete leggere le parti principali.

 

Ciao Simona, grazie mille per partecipare a questa intervista. Introduciti ai nostri lettori.

Mi chiamo Simona Camporesi, sono romagnola, ho 43 anni e da qualche anno vago per il mondo. Mi trovo attualmente a Koh Phangan in Thailandia, lavoro come editor, ghostwriter e SEO copywriter. Dopo aver lavorato per diverse case editrici, ho deciso di lavorare come freelancer in modo da potere anche viaggiare.

 

Potresti spiegare meglio in cosa consiste il tuo lavoro?

In qualità di editor, il mio lavoro consiste principalmente nel fare emergere la bella scrittura partendo da un libro interessante, Simona lavora viaggiando il mondoma spesso molto ingarbugliato. Col passare del tempo ho deciso di concentrarmi sempre più sui ruoli di editor e ghostwriter, cercando di abbandonare la professione di SEO copywriter.

 

Quali sono i pro e i contro che il lavoro di freelancer in giro per il mondo ha portato nella tua vita professionale e personale?

Ci sono diversi pro e diversi contro che questo tipo di vita comporta. Sicuramente il “contro” che la vita del freelancer comporta è quello della costante incertezza. Non avendo uno stipendio fisso non puoi mai essere sicuro del futuro. Però i “pro” sono molti di più ed il più importante è quello del vivere “sognando”. Quando lavoravo per un datore di lavoro non avevo stimoli a migliorarmi, a mettermi in gioco, ad apprendere nuove competenze, il lavoro in ufficio era troppo monotono per le mie corde e le soddisfazioni dovevo spesso trovarle fuori. Sentivo che non potevo continuare così. Perciò a 38 anni ho deciso di licenziarmi per la terza volta e a gennaio 2014 sono partita con un biglietto di sola andata per la Thailandia.

 

Cosa ne pensano i tuoi parenti ed amici di questa scelta di vita?

Lo scoglio più grande da superare è stato quello con i miei genitori. Non è stato facile spiegargli il motivo del mio viaggiare, piano piano però hanno capito che sto facendo qualcosa che mi piace e mi rende felice. Fra gli amici ci sono state persone che mi hanno capito, mentre altre sono ancora convinte che io “cazzeggi” tutto il tempo davanti al computer. Come a dire: se non hai la nebbia fuori dalla finestra, non sei un gran lavoratore.

 

Quali sono le località dove hai vissuto e dalle quali hai lavorato?

Simona Camporesi freelancer in giro per il mondo

Ho viaggiato meno di altri nomadi digitali. Chiang Mai in Thailandia è stata la prima destinazione, poi il Vietnam, il Borneo Malese (che amo), la nostra Sicilia, gli Appennini e le Isole canarie, dove passo la maggior parte del tempo.

 

Come scegli e come progetti le nuove destinazioni dove trasferirti?

Le destinazioni le scelgo soprattutto in base ai miei desideri, ad esempio in Thailandia vengo spesso per fare ritiri di meditazione. Per le altre destinazioni cerco di informarmi, soprattutto online e chiedo informazioni su gruppi Facebook come Nomadi Digitali Italiani. Ovviamente il modo di viaggiare cambia, devo organizzarmi e informarmi molto di più rispetto a prima quando viaggiavo solo per piacere.

 

Quali piattaforme-marketplace usi per trovare lavoro?

Non ne ho usate molte, ho iniziato con Upwork e Twago, ma non ho trovato molte opportunità, anche perché non ci ho dedicato molto tempo. L’80% dei miei clienti arrivano dal mio sito simonacamporesi.it grazie ad alcune parole chiave ben posizionate su Google, l’altro 20% arriva dal passaparola e da Facebook.

Nebbia fuori dalla finestra

Quali forme di pagamento accetti? Utilizzi anche le cryptovalute?

Purtroppo non ho mai ricevuto pagamenti in cryptovalute, ho provato a chiedere ai clienti più giovani e a quelli più in linea con il settore, ma nemmeno loro hanno accetto di effettuare il pagamento in questa forma. Per cui non ho mai ricevuto pagamenti con cryptovalute, ma spero che succeda presto.

 

Qui sotto potete ascoltare l’intervista integrale a Simona Camporesi: