Ricevo questa email da parte di un lettore che segue da diverso tempo il mio sito Viviallestero.com. Il suo è uno sfogo, vuole chiedere a me cosa ne penso, ma ho deciso di girarla a tutti voi per chiedere cosa ne pensate.

Stranieri preferiti agli italiani

Stranieri preferiti agli italiani

“Ciao Stefano,

Ti seguo da diverso tempo sulla tua pagina e sul tuo gruppo Facebook, ma ancora non ti avevo mai scritto. Ora ti contatto perché vorrei sfogarmi con te che sei una persona che cerca sempre di aiutare ed incoraggiare i giovani a studiare e a trovare lavoro.

 

Sono il titolare di un bar in Sardegna, non dico né il mio nome né il nome del locale perché non vorrei che questa mia lettera passasse per un modo per farmi pubblicità.

Il bar che gestisco è stagionale, generalmente apriamo i primi di Maggio e chiudiamo a fine Settembre. Quest’anno l’apertura l’avevamo prevista per il ponte del 25 Aprile.

 

Così agli inizi di Aprile abbiamo cominciato la ricerca di personale e fra questi anche di un “tuttofare”. Di solito per lavorare con noi richiediamo la conoscenza della lingua inglese o tedesca, visto la buona affluenza di turisti stranieri che fortunatamente abbiamo.

Fra i vari (direi pochi, e anche qui ci sarebbe da rammaricarsi) Curriculum che abbiamo ricevuto, ce ne era uno di un ragazzo di 25 anni, inviatoci via email da sua madre. Nell’email la madre ci diceva che suo figlio non parla le lingue, ma ci chiedeva il favore di assumerlo ugualmente perché era da più di 2 anni che non trovava lavoro e, secondo lei, meritava di essere preso in considerazione perché è un bravo e serio ragazzo.

Insieme a mia moglie decidiamo di dargli un’opportunità, noi non siamo genitori ancora, ma quella email ci aveva in qualche modo toccati. Quindi verso il 10 di Aprile gli comunichiamo la nostra decisione e che il 24 avremmo iniziato. 

Tutto sembrava perfetto fino a quando lo contattiamo per avere i suoi dati per iniziare le pratiche per metterlo in regola. Alla nostra prima richiesta non riceviamo risposta, alla seconda, nemmeno. Decidiamo quindi di ricontattare la madre, la quale ci risponde dicendo che suo figlio aveva rifiutato (senza nemmeno avvisarci) la nostra offerta perché il ponte del 25 Aprile voleva andare in campeggio con gli amici.

A questo punto le rispondiamo in maniera ferma dicendole che eravamo molto infastiditi dal comportamento di suo figlio, sia per la motivazione sia per il fatto che, non avvisandoci, avremmo dovuto cercare di fretta un’altra persona.

Come se non fosse sufficiente, la madre ci risponde dove invece di scusarsi, difende la scelta del figlio in quanto tutti i suoi amici andavano a quel campeggio e lui non poteva essere l’unico a non andare, che figura avrebbe fatto (?!?!?!).

Rimaniamo senza parole, decidiamo di far finta di niente e andare avanti per la nostra strada. Volevamo dare l’opportunità a questo ragazzo di poter lavorare, guadagnare qualche soldo e magari anche di migliorare la conoscenza dell’inglese, invece tutto è stato buttato al vento per un capriccio con la madre che lo difende pure.

Comunque sia, la storia finisce che cercando altro personale di fretta, abbiamo trovato una ragazza rumena, gentilissima, sempre puntuale e che parla perfettamente italiano, inglese, spagnolo e conosce qualche parola di tedesco.

 

Poi dicono che è colpa degli stranieri se i giovani italiani non trovano più lavoro…

Tu, Stefano, cosa ne pensi?”

Voi cosa ne pensate?