La storia moderna ci racconta di un’Irlanda piena di polacchi. Possiamo studiare questo fenomeno per capire la “salute” dei due paesi. Per raccontarlo partiamo dai primi anni del 90. La Polonia, come tutti i paesi dell’est dopo la caduta del muro di Berlino, è in condizioni economiche disastrose. Trovare lavoro è quasi impossibile, e chi ce l’ha non può certamente dire di avere un buon stipendio.
Storia moderna
L’Irlanda, invece, è in pieno boom economico, molte multinazionali hanno aperto le loro sedi europee sfruttando la bassissima pressione fiscale e hanno bisogno di personale, soprattutto di personale specializzato.
Il risultato è abbastanza scontato: molti polacchi hanno fatto la valigia e si sono trasferiti. Per loro il trasferimento non è stato un viaggio di piacere, ma in molti casi è stato uno staccarsi dalla propria famiglia con dolore.
Lo si nota dal fatto che hanno cercato di creare delle comunità, per cui è facile trovare negozi, librerie, edicole e pure barbieri per polacchi.
E la situazione aggiornata al 2010 com’è?
I dati ci dicono che l’Irlanda è in crisi, molte multinazionali se ne stanno andando, mentre la Polonia è il paese europeo con la miglior crescita nell’ultimo periodo. Spesso i dati non trovano riscontro nella vita reale, invece in questo caso è tutto molto evidente. Molti dei nostri amici/colleghi polacchi se ne stanno tornando a casa. Se ne tornano dalle loro famiglie, con un po’ di tristezza dopotutto hanno passato degli anni intensi qui in Irlanda e mai si dimenticheranno dell’aiuto che questo paese gli ha dato quando ne avevano bisogno.
Ma l’economia non guarda in faccia nessuno, l’Irlanda è il passato, la Polonia è il presente!