Abbiamo il piacere di parlare con Maria Rosa, ragazza italiana che ci racconta perchè ha scelto la Germania. Una volta laureata, ha deciso di lasciare la nostra nazione per trasferirsi in Germania. Dopo “soltanto” 3 anni di lavoro, ora Maria Rosa è Country Manager per Shopalike.it .
Ciao Maria Rosa, benvenuta su Viviallestero.com. Iniziamo con la classica domanda che poniamo in tutte le nostre interviste agli italiani all’estero. Perchè hai lasciato l’Italia?
Prima di lasciare l’Italia per venire a lavorare in Germania, avevo già vissuto un’anno all’estero. Durante questo periodo mi sono resa conto di come vivere fuori dal proprio paese sia una grande spinta per la propria indipendenza e per allargare i propri orizzonti. Inoltre, quando mi sono laureata, in Italia era difficile trovare anche solo uno stage non retribuito, per non parlare di un lavoro vero e proprio.
Di che città sei?
Sono della provincia di Cuneo, ho vissuto in un piccolo paese di circa 5.000 abitanti.
Quando hai lasciato l’Italia avevi già un lavoro o sei partita all’avanscoperta?
Non avevo un lavoro, ma solo un paio di colloqui per uno stage retribuito nel settore del marketing online.
E come ti sei organizzata? Conoscevi qualcuno? Dove hai vissuto i primi giorni? Come ti sei mossa appena arrivata?
Conoscevo la città, la lingua ma soprattutto avevo parecchi contatti. Avevo quindi le spalle coperte, ho potuto vivere per tre mesi da amici e concentrarmi per ottenere un lavoro. Una volta ottenuto il contratto mi sono messa alla ricerca di una casa.
Probabilmente se non avessi avuto questa grande fortuna non so se sarei partita: andarsene all’estero per cercare lavoro, senza contatti e senza conoscere la lingua, può essere coraggioso ma anche avventato e, per me, impensabile. Ma sapevo di avere le risorse per permettermi di fare qualche mese di stage, nella speranza di una futura assunzione.
E perchè hai scelto la Germania?
Più che avere scelto la Germania, ho scelto Berlino, già la conoscevo e la ritenevo la città adatta, multiculturale come poche e luogo di nascita di molte start up, per un giovane che vuole fare esperienza.
Com’era il tuo tedesco quando sei partita?
Il mio livello di tedesco era buono, sicuramente non perfetto ma più che sufficiente per vivere e lavorare.
Il rammarico è di non poterlo utilizzare quanto vorrei, qua a Berlino infatti praticamente tutti parlano inglese: questo può essere un vantaggio per chi non parla tedesco ma l’altra faccia della medaglia è che non si impara mai veramente la lingua. Inoltre, bisogna ammettere che non è tanto facile fare amicizia con i tedeschi, più introversi rispetto ai sud europei.
Quali secondo te sono gli aspetti positivi, nel settore lavorativo e nella tua vita privata, che qui trovi mentre in Italia no?
A Berlino ho trovato un’ambiente multiculturale e giovane, che ti permette di entrare in contatto con una quantità impressionante di realtà differenti, cosa che in Italia è secondo me quasi inimmaginabile.
Inoltre, per quanto la capitale tedesca non sia a livello del resto della Germania, Berlino è molto più organizzata rispetto all’Italia e questo toglie un bel po’ di stress e preoccupazioni. Giusto per fare un esempio, in Italia ho preso il treno quasi ogni giorno per cinque anni per andare all’università e le volte che riuscivo ad arrivare puntuale ai corsi si contano sulle dita di una mano.
Non posso però fare veri e propri paragoni con l’Italia dal punto di vista lavorativo dato che il mio primo lavoro l’ho ottenuto in Germania.
Chiudiamo con la solita domanda, c’è qualcosa che ti manca dell’Italia?
La famiglia e gli amici, ma nulla di più. Sono contenta della mia scelta di avere lasciato il Paese e la rifarei senza pensarci.
Grazie Maria Rosa per aver condiviso con noi la tua esperienza. In bocca al lupo!