Come si vive in Italia? Com’è la qualità della vita in Italia al giorno d’oggi? Spesso quando decidiamo di trasferirci all’estero non lo facciamo soltanto per una questione di opportunità lavorative, ma anche per una insoddisfazione generale.
Per dare un valore quantificabile alla qualità della vita in Italia ci pensa il Legatum Prosperity Index, ovvero una classifica che ordina 142 nazioni del mondo in base a diversi fattori, dalla salute all’economia, dalla libertà personale all’educazione e altri fattori.
Tale classifica prende il nome dal Legatum Institute che la stila. L’istituto ha da poco rilasciato la nuova classica che tiene conto dei valori dell’anno in corso. Le variazioni nei primi posti sono poche, ma ciò che andremo ad analizzare in questo articolo è la situazione dell’Italia paragonandola a quella di altre nazioni.
Prima di tutto spieghiamo quali sono gli 8 aspetti che vengono valutati dal Legatum Prosperity Index. Per ognuno di questi aspetti si tiene conto del lato economico e del benessere che apporta alla vita dei cittadini.
Economy, ovvero economia: Vengono tenuti in considerazione dati come la disoccupazione, l’inflazione, il risparmio privato e la fiducia negli istituti finanziari.
Entrepreneurship & Opportunity, ovvero imprenditoria e relative opportunità: Vengono presi in considerazione dati come il costo dell’avvio di nuove società, la velocità e la banda internet, il numero di cellulari e l’ambiente dove si lavora.
Governance, che potremmo definire governablità: Vengono presi in considerazione valori come la stabilità del governo, quanto le leggi vengono rispettate, i diritti politici, fiducia nell’esercito e quanto la popolazione approvi il lavoro del governo.
Education, educazione: Vengono tenuti in considerazione dati come il numero degli iscritti alle scuole medie inferiori e superiori, soddisfazione del livello raggiunto dagli studenti e numero di studenti per insegnante.
Health, ovvero salute: Vengono presi in considerazione valori tipo la mortalità infantile, spesa per la sanità, soddisfazione della popolazione a riguardo della sanità, numero di posti letto negli ospedali ed aspettativa di vita.
Safety & Security, ovvero sicurezza: Vengono tenuti in considerazione dati come numero di rifugiati, numero di aggressioni di notte, guerre civili, libertà di esprimere i propri gusti politici senza timore, numero di furti ed aggressioni.
Personal Freedom, ovvero la libertà personale: Vengono tenuti in considerati valori come la tolleranza verso gli immigrati, la libertà di prendere le proprie decisioni e la tolleranza verso le minoranze.
Social Capital, ovvero il valore della società: non si intende il sociale capitale di una società, ma quanto la società intesa come popolazione è aperta nei confronti del prossimo. Vengono presi in considerazione aspetti come il volontariato, le donazioni, la fiducia verso gli altri e l’aiuto che si offre agli sconosciuti.
Come prima cosa valutiamo la posizione generale dell’Italia. La nostra nazione si piazza 37esima. Se trovarci dietro a nazioni come l’Australia, i paesi scandinavi, il Lussemburgo non stupisce più nessuno, l’essere classificati dietro a Costa Rica, Cile, Uruguay, Slovenia, Estonia e Repubblica Ceca rende il tutto più preoccupante.
Consideriamo pure che tutte le 142 nazioni sono divise in 4 fasce, le prime 30 sono le nazioni consigliate per viverci, le successive 40 con una valutazione medio-alta, poi altre 40 medio-bassa e poi l’ultima fascia. E purtroppo l’Italia è l’unica nazione dell’Europa Occidentale che non si trova in prima fascia.
Le prime tre nazioni nella classifica generale sono Norvegia, Svizzera e Nuova Zelanda.
Vediamo ora la classifica per ogni aspetto.
Per quanto riguarda la categoria Economy, l’Italia si piazza al 45esimo posto, dietro a nazioni come Kazakhstan, Indonesia, Filippine e Vietnam, ma davanti alla Spagna. Le prime tre nazioni sono: Svizzera, Singapore e Norvegia.
Nella categoria Entrepreneurship & Opportunity l’Italia si classifica in 41esima posizione, dietro a nazioni come Trinidad&Tobago, Lettonia e Lituania. Nella zona Euro soltanto la Grecia è dietro a noi. Le prime tre sono: Svezia, Danimarca e Svizzera.
Per quanto riguarda la Governance, la situazione italiana non cambia molto, infatti ci classifichamo al 43esimo posto dietro a Georgia e Botsawana. Le prime tre in classifica sono Svizzera, Nuova Zelanda e Danimarca.
Nella sezione Education la posizione della nostra nazione migliora leggermente ed infatti la troviamo al numero 38, mentre le prime 3 sono Australia, Canada e Danimarca.
La notizia più lieta per i nostri colori arriva dalla categoria Health, ovvero Sanità. Ci classifichiamo nella fascia alta (prime 30 posizioni) esattamente al 24esimo posto. Le prime tre sono gli Stati Uniti, Lussemburgo e Svizzera.
Parlando della categoria Safety & Security torniamo in seconda fascia. L’Italia si piazza al 38esimo posto. Nella zona Euro solo Grecia e Cipro sono dietro noi. Le migliori 3 nazioni sono Hong Kong, Islanda e Finlandia.
Le notizie più preoccupanti arrivano dalla categoria Personal Freedom (libertà personale) dove ci siamo classificati molto indietro: 63esima posizione. Siamo dietro a nazioni come Ghana, Uzbekistan, Bangladesh e Sri Lanka. Le prime tre invece sono Nuova Zelanda, Norvegia ed Australia.
In ultimo, per la categoria Social Capital, siamo in 41esima posizione dietro all’Ucraina, al Mali e al Kyrgyzstan.
Fra le considerazioni generali che vengono riportate nell’analisi, l’Italia viene citata in quanto negli ultimi 5 anni ha perso ben 9 posizioni.
Per concludere, vorrei aggiungere una mia considerazione. Quando andiamo a vivere all’estero capiamo il vero valore della nostra nazione e vederla in queste condizioni fa veramenta male.
Viva l’Italia!
Stefano Piergiovanni