Progettare la partenza per l’estero non è assolutamente facile. Le motivazioni che ci spingono a fare questo grande ed importante passo possono essere molto diverse fra loro. C’è chi parte per scoprire nuove culture e migliorare la conoscenza della lingua, c’è chi invece affronta questo passo perchè in Italia non riesce a trovare lavoro o perchè il lavoro che trova non lo soddisfa a pieno o c’è chi invece parte per mettersi alla prova. Le motivazioni possono essere tante. Con questa premessa, vado a dare qualche consiglio per poter progettare il trasferimento all’estero.

Progettare la partenza per l'estero

Come progettare la partenza per l’estero

Se da una parte abbiamo parlato di motivazioni (cioè ciò che ci spinge ad affrontare questo importante passo), dall’altra non dobbiamo mai perdere di vista l’obiettivo finale, cioè ciò che vogliamo ottenere dal trasferimento fuori confine. Uno dei consigli più importanti che vi posso dare per fare in modo che la vostra scelta sia vincente è proprio quello di fissarvi un obiettivo e fare di tutto per raggiungerlo. L’obiettivo, come la motivazione, sarà molto soggettivo, il vostro sarà molto facilmente diverso da quello che avranno i vostri amici e le persone che incontrerete “per strada”. Migliorare la conoscenza della lingua, trovare un lavoro che vi renda indipendenti, dimostrare a se stessi e agli altri che possiamo farcela anche senza l’aiuto di nessuno, imparare a vivere in un contesto totalmente diverso da quello in cui siamo nati e tanti altri. Gli obiettivi sono soggettivi e in quanto tali, non possono essere giudicati dagli altri. Sono vostri e solo vostri. Qualunque esso sia…fate di tutto per ottenerlo.

Un altro segreto importante per raggiungere i vostri obiettivi, e quindi trasformare la vostra partenza per l’estero in un successo, è quello di suddividere il vostro obiettivo in tanti piccoli mini obiettivi. Ad esempio se partite con l’idea di trovare un buon lavoro ben pagato in una nazione di lingua inglese, non abbiate fretta. Se vi dovesse capitare di avere delle difficoltà nell’ottenere ciò che cercate, fermatevi a capire cosa vi manca per raggiungere l’obiettivo prefissato. Magari non avete il livello di lingua inglese richiesto? Non avete un buon CV? Vi serve solo più tempo perchè le buone offerte di lavoro non piovono dal cielo? Bene, armatevi di pazienza e andate a colmare ogni singolo GAP, facendo del vostro meglio: studiate la lingua, cercate piccoli segreti per migliorare il vostro Curriculum (CLICCA QUI PER SCOPRIRE QUALCHE SEGRETO PER REDIGERE UN OTTIMO CV PER L’ESTERO), oppure scovate e rimanete sempre aggiornati sulle ultime offerte di lavoro (GUARDA QUI). Se l’obiettivo è molto grande, dividetelo in più obiettivi piccoli e cercate di raggiungerli un po’ alla volta.

Altro aspetto da non sottovalutare è quello psicologico. Molto facilmente, dopo l’entusiasmo iniziale, vi capiterà di subire la classica “ondata” di tristezza. A qualcuno arriva prima, a qualcuno dopo, ma succede a molti di noi. La lontananza dalla famiglia e dagli amici, lo shock culturale, può capitare di passare diverso tempo da soli, e se poi magari ci aggiungiamo anche una delusione lavorativa…ecco che la crisi arriva e pure forte! E’ proprio in questo momento che dobbiamo ricordarci qual era e qual è il nostro obiettivo per il quale siamo partiti e non mollare! Magari facciamoci anche un bel pianto, ma non bisogna assolutamente tornare indietro.

 

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