Basta, non bisogna più andare in Australia! Non fraintendetemi, ora mi spiego meglio e capirete a chi mi rivolgo e perché non consiglio più l’Australia come destinazione per un trasferimento.  L’Australia è una nazione da sogno, natura incontaminata, spiagge bellissime, animali unici e luoghi incantevoli da visitare assolutamente, eppure ora vi spiego perché non andare in Australia può essere per qualcuno una buona scelta. Negli ultimi anni la maggior parte degli italiani che sono andati in questa lontana nazione non lo ha fatto con lo scopo di visitarla sotto l’aspetto turistico, ma per iniziare una nuova vita cercando quelle soddisfazioni personali e professionali che l’Italia non riesce più a regalargli.

 Perchè non andare in Australia

Perché non andare in Australia

Ogni anno il numero degli italiani che partono per l’Australia aumenta, dal rapporto rilasciato dal sito australiasolaandata.it nell’anno 2014 i cittadini italiani presenti fisicamente in Australia con un visto di residenza temporaneo erano 20.920, segnando così un aumento del 163% rispetto al 2011. A questo dato dobbiamo anche aggiungerci i più di 4.500 visti studenti rilasciati nello stesso anno agli italiani.

 

 

La somma dei due dati supera le 25 mila unità e, come dice anche il rapporto, molte di queste persone entrano nella speranza di restarci a tempo indeterminato grazie ad una sponsorizzazione. Per cui se dovessimo pensare ad andare in Australia alla ricerca di uno di quei lavori dove è richiesta la conoscenza della lingua italiana o quei lavori dove noi italiani siamo avvantaggiati, sappiamo già che avremo una numerosa concorrenza, se invece dovessimo puntare ad una sponsorizzazione per un lavoro al quale chiunque può ambire, la concorrenza sarebbe ancora più spietata (nel 2014 sono stati rilasciati 661.943 visti a persone di nazionalità cinese, 557.918 a britannici e 426.950 a statunitensi).

Considerando anche il fatto che il governo australiano sta cercando di ridurre il numero di sponsorizzazioni concesse, capiamo bene che diventa sempre più difficile.

Tornando quindi al discorso iniziale: a chi non consiglio di trasferirsi in Australia e perché? Ci sono tante persone che mi contattano via email o Facebook (partecipate anche voi al nostro gruppo FB cliccando qui) che a 30/40 anni con o senza famiglia, con un inglese non del tutto sufficiente ed esperienza in lavori poco qualificati, vogliono trasferirsi in Australia per trovare delle condizioni di vita migliori. Le notizie che si trovano su vari siti web descrivono l’Australia come un paradiso terrestre però spesso omettono il fatto che sta diventando sempre più difficile per uno straniero poterci creare una nuova vita. Il rischio quindi è di buttare quei pochi risparmi in un progetto dalla difficile realizzazione.

 

 

Quindi non consiglio più a nessuno di andare in Australia? Assolutamente no! Consiglio ancora l’Australia ai giovani che hanno voglia di fare tanti sacrifici per vivere un’esperienza unica che non dimenticheranno mai nella loro vita; a chi ha bisogno di “staccare” la spina e passare un anno sabbatico (ancora meglio se sotto i 31 anni); a chi ha esperienza in un settore lavorativo molto qualificato e possiede una conoscenza della lingua inglese abbastanza buona.

Quindi è impossibile ottenere una sponsorizzazione in Australia? Assolutamente no! Conosco diverse persone che sono state sponsorizzate, ma avevano i giusti requisiti, hanno trovato l’azienda giusta e, cosa che non guasta mai, hanno avuto anche un pizzico di fortuna. Inoltre erano partite dall’Italia senza l’idea o l’obbligo di dover trovare una ditta che li sponsorizzasse, ma soltanto con il desiderio di godersi al massimo l’esperienza Australia (clicca qui per accedere alla nostra sezione dedicata alle offerte di lavoro in Australia).

 

Allora se non l’Australia, quale altra nazione potresti consigliare a chi si vuole trasferire all’estero in cerca di fortuna? Non esiste una nazione valida per tutti i profili e per tutte le necessità. Bisogna valutare caso per caso, chi vuole una valutazione personale può scrivermi all’indirizzo stefano@viviallestero.com utilizzando l’oggetto “Nazione per cambiare vita”, ma cerco di darvi tre consigli: se il primo motivo per cui volete cambiare aria è quello economico, vi consiglio di rimanere in Europa, non dovrete chiedere visti e non dovrete affrontare viaggi costosi; il secondo riguarda la lingua inglese, studiatela molto bene vi sarà utile anche se poi alla fine opterete per una nazione di una lingua diversa. Studiatela sin da subito, non aspettate il momento in cui comincerete a cercare lavoro o non sperate di trovare una posizione dove non vi venga richiesta la conoscenza della lingua, non è questo il modo per migliorare la vostra situazione economica; il terzo: iniziate a prendere in considerazione quelle nazioni che sono in via di sviluppo e dove ancora per il momento in pochi vogliono andare come ad esempio Polonia, Romania e Bulgaria…queste sono quelle nazioni che potrebbero regalarvi la possibilità di iniziare una nuova vita in poco tempo.