Aiuto, mi è venuta una strana paura, paragonabile solo alla paura di volare! Mi sento come un topolino finito in un labirinto. Io che ero cosi’ convinta di quello che stavo facendo, del progetto che avevo in testa, ora sto cominciando ad avere i primi problemi e non dormo serena la notte. I “NO” cominciano a pesare, non tanto per la risposta negativa in se per se, ma per la frase che la segue ovvero “la società ricerca personale che si trovi già nella zona, ci ricontatti quando si sarà trasferita”. Nella mia testa la traduzione è: “ci vai bene, ma non ti possiamo prendere”. E ciò mi pesa. Voi direte “ma vai, fai la valigia, comprati uno di quei voli economici, prendi e parti! Cosa aspetti!!”. Lo so, è vero, ma la mia situazione è particolare. Vengo da una famiglia molto umile e modesta. Mio padre ci ha abbandonate quando avevo pochi anni, e dal quel giorno abbiamo vissuto con i lavoretti di mia madre e la pensione di mia nonna.
Abbiamo sempre lottato contro il rosso del conto corrente. Ho dei piccoli risparmi, fatti con sacrifici, ore interminabili di baby sitting ed anche di bugie:”Giulia vieni a mangiare una pizza stasera? No, non mi sento tanto bene”, invece volevo solo risparmiare 10 euro e mi vergognavo a dirlo. Per cui per me questi risparmi sono sacri, l’unica fonte di salvezza. E ho una tremenda paura di fallire. Partire, comprare i biglietti aerei, albergo (non me la sento di andare in ostello) e poi vedere che nella destinazione scelta non c’è nessuna possibilità per me, o ci sarà in futuro, ma non mi posso permettere di restare troppo tempo senza stipendio. Praticamente è come se stessi giocando a poker, se vinco cambio vita, ma se perdo ho perso tutto: soldi, futuro, autostima. Per cui queste risposte delle agenzie mi impauriscono perchè mi spingono al tavolo da gioco. Tutto sommato ne ho pure bisogno di una spinta, altrimenti non mi muoverei mai. Non sono mai “uscita” di casa, ho sempre vissuto sotto la chioccia di mia madre e mia nonna. Tutto ciò mi fa paura, aveva ragione un’amica mia quando diceva che prendere le decisioni per gli altri è facile, ma quando tocca a noi tutto si fa molto più difficile. Anch’io ero una di quelle che facilmente si lasciava andare in “ma che sei scemo?? Prendi e parti!!”, ma ora ho capito che non è così facile.
Vi prego, datemi dei consigli.