Parenti, amici e conoscenti, nessuno crede al fatto che Sara riuscirá a sconfiggere le proprie paure ed a trasferirsi all’estero. Ma lei vuole dimostrare che questa volta la sua vita cambierà veramente. Anche voi vi trovate in questa situazione? Leggete il suo interessante post.

 

La sera della festa delle donne, come tutti gli anni, nonostante io sia sempre stata contraria al consumismo che prevede di festeggiare un “evento” del genere che a mio parere dovrebbe essere un giorno della memoria, ho annunciato alle mie amiche piu’ strette che sarei partita per Los Angeles appena avessi avuto tutti i documenti a posto… Hanno avuto varie reazione, un misto di tristezza ed eccitazione…

Nessuno mi crede

Una di loro addirittura stava già pensando di venire a trovarmi poi a Capodanno con la sua bimba di 3 anni… Vedendole così esaltate ma allo stesso tempo tristi per la mia decisione ho riso, e di gusto anche… Perchè io le conosco, loro hanno sempre pensato che in fondo io un passo del genere non lo avrei mai fatto, perchè sono troppo legata a loro e a mia sorella, e uno stacco del genere in teoria non era previsto nel copione del mio destino… Perchè a novembre il mio ex fidanzato è partito per l’Australia e si è portato via con sè un pezzo del mio cuore… Forse nemmeno lui ci avrebbe mai creduto che avrei seguito le sue orme, chi lo sa…

Sono sempre stata dell’idea che ognuno è artefice del proprio destino, sono le nostre azioni a delineare il nostro futuro… Io sono cresciuta in situazioni disagiate purtroppo, con un padre che non è mai stato presente e una madre che non si sentiva in grado di essere ritenuta tale… Ma la cosa non mi ha scalfito, io ho sempre avuto un obiettivo, alle volte l’ho perso di vista per svariati motivi ma in fondo è sempre stato tra i miei pensieri, quando più e quando meno…

All’affermazione da parte mia che sarei partita per Los Angeles mia madre mi ha guardata e senza dire nulla si è girata altrove con lo sguardo, sostenendo che “non funzionerà andare dall’altra parte del mondo per risolvere i tuoi problemi”… L’ho presa come una dichiarazione di tristezza da parte sua, senza farmi troppe domande… Però la cosa che mi ha lasciata perplessa è che normalmente una reazione del genere avrebbe dovuto scatenare in me qualcosa di diverso dal menefreghismo, che invece mi sono trovata ad affrontare… Non ho minimamente pensato che mia madre mi sarebbe potuta mancare, mai, nemmeno per un secondo… Forse è un bene! Ma questo è un argomento che affronterò tra qualche mese, quando effettivamente sarà da affrontare… Alla domanda di molti sul perchè ho scelto proprio Los Angeles come meta la risposta è sempre la stessa… La famosa storia delle luci che vedevo da bambina da casa dei nonni con un’aggiunta… Amo la musica rock, e si sa che gli USA sono lo stato natale di grandi rock star e band rock… Los Angeles è la nuova casa, da qualche anno a questa parte, di una delle mie tre band preferite… Canto le loro canzoni ovunque, dalla doccia al lavoro, dalla palestra al letto prima di addormentarmi… Una specie di fissa mentale diciamo… Alla sola idea di poter incontrare uno dei membri di questo gruppo in giro per le strade della città degli angeli mi fa venire da piangere dall’emozione… Mia sorella mi prende in giro chiamandomi “teenager di sottomarca”, ridendo simpaticamente  della mia passione che coltivo ormai da anni… Sono talmente presa da questo gruppo musicale che ho sulla spalla anteriore destra un tatuaggio, un triangolo, uno dei loro simboli con scritto il loro motto su uno dei lati di questa figura geometrica… La stessa sensazione che mi danno le loro canzoni me la ripropone senza pietà l’idea di volare su un oceano per raggiungere quello che potrebbe essere il mio futuro… Finora per quanto riguarda la mia preparazione a questo cambio di vita non sono stata molto fortunata… Mi sono confrontata con persone che sono lì da anni, i cui contatti ho trovato attraverso blog su internet come questo, e sono stati tutti molto chiari nel dirmi che non devo assolutamente pensare di arrivare lì e prendere tutto come se fosse una specie di vacanza…La legislazione americana non è come quella italiana (e mi permetto di dire che è una fortuna data la fine che il nostro bel paese sta facendo!), lì essere fiscali è all’ordine del giorno e al minimo sgarro puoi dire addio ai tuoi sogni di gloria… Beh io non ho intenzioni terroristiche o cose simili, quindi diciamo che con un po’ di fortuna potrei cavarmela senza troppi intoppi…

Mi piacerebbe lavorare con gli stranieri del posto che vogliono imparare l’italiano, non ho un diploma o una laurea per insegnare ma sono madrelingua quindi farei lo stesso un buon lavoro presumo! Poi insomma, qualsiasi lavoro si trovi io non lo disdegnerò, sono sempre stata una ragazza che si tira su le maniche e affronta tutto quel che c’è da fare, non faccio capricci inutili…Oltretutto in un paese con realtà completamente diverse da quelle che affronto qui tutti i giorni qualsiasi cosa è motivo di nuova esperienza per me e per il mio bagaglio culturale… Per il momento tocca accontentarmi di stare qui nella mia città ancora per un po’, a sognare quel che spero con tutto il cuore un giorno non troppo lontano possa realizzarsi per me! E cantare a squarciagola prima di andare a dormire per la gioia dei vicini di casa…!

A presto,

Sara