Mi apro con voi di Viviallestero.com perchè mia figlia vuole andare a lavorare in Cina e io non so cosa fare. L’articolo di oggi lo dedichiamo alla testimonianza di un padre che ha la propria figlia a Shanghai impegnata in un Internship Program di 6 mesi organizzato da FourStars, Agenzia per il Lavoro milanese accreditata dal Ministero del Lavoro Italiano.
Abbiamo voluto dare spazio al parere di un genitore per capire cosa pensa chi sostiene economicamente oltre che moralmente queste scelte di trasferimento all’estero per fare quell’esperienza in più tanto richiesta dalle aziende e che probabilmente favorirà la selezione del CV del figlio nelle candidature ad un lavoro.
Mia figlia vuole andare a lavorare in Cina
“Un’esperienza all’estero è fondamentale per i ragazzi” dice il padre della ragazza.
“Io personalmente feci un’esperienza analoga da giovane negli Stati Uniti per poi ritornare in Italia. Più lunga è la permanenza all’estero maggiore è l’arricchimento personale in termini di maturità e formazione professionale. Per quanto riguarda la Cina, i tempi da considerare per un viaggio di questo tipo sono diversi rispetto quelli ipotizzabili per un paese occidentale: 1 mese è impensabile, 6 mesi è il minimo per una esperienza di vita, 1 anno l’ideale. Per mia figlia ho consigliato fortemente i 6 mesi proposti comprendenti un periodo intensivo di training culturale e linguistico per consentirle di inserirsi al meglio nella nuova città/realtà ospitante e con i colleghi cinesi. Purtroppo 1 anno non era realizzabile”
“Sua figlia è felice? è soddisfatta dello stage che sta facendo?”
“Sì, è molto contenta del placement” continua a raccontare il papà “perché le è stato trovato un posto in ambito artistico in linea con la sua formazione accademica e le sue aspirazioni che le permette di fare molta pratica a fianco di professionisti del settore. In più la convivenza e la condivisione dell’appartamento con altre ragazze che stanno facendo la stessa esperienza la porterà senz’altro a maturare anche dal punto di vista delle relazioni sociali ”