Vi presentiamo Michela, una giovane ragazza che ha già fatto diverse esperienze all’estero. Al giorno d’oggi si trova in una situazione comune a molti di voi e vorrebbe ricevere da parte vostra qualche consiglio. Leggete la sua lettera e fateci sapere cosa fareste al suo posto.  

 

Vi chiediamo: meglio vivere in Italia o all’estero?

 

Ciao a tutti, mi chiamo Michela, ho 27 anni ed abito ad Ancona…per mia fortuna o sfortuna!!

Ho iniziato a viaggiare abbastanza presto e non avevo ancora conosciuto Stefano! Quindi sfortunatamente non ho potuto chiedergli consigli o fargli domande sui mille dubbi che avevo! Ma non é mai troppo tardi! 

meglio vivere in italia o all esteroA 21 anni sono partita per la mia prima esperienza all’estero con il progetto Erasmus a Madrid. Un’esperienza meravigliosa in una città fantastica! Come dice il nostro caro amico Stefano all’inizio non é tutto “rose e fiori”… partire per una città sconosciuta dove si parla una lingua mai studiata, anche se comprensibile, non é stato semplice! Sono partita con una mia amica italiana e devo dire che mi ha dato la forza di affrontare questo viaggio in maniera diversa…più sicura! Quando parlavo con amici o parenti la prima cosa che mi dicevano era: altro che studiare in Erasmus…toda fiesta!!! Ebbene non é stato così…certo mi sono divertita, ho conosciuto tante persone che ora sono diventati amici…ma ho fatto anche sacrifici per passare tutti gli esami all’università e frequentare corsi di spagnolo per imparare bene la lingua!

Tornata in Italia avevo già in testa l’idea di ripartire per imparare l’inglese! Lo spagnolo sta diventando sempre più importante ma l’inglese é fondamentale.

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Dopo un anno nel bel Paese concordo con il mio relatore di svolgere un’indagine empirica nella bella ed affascinate Londra! Fu così che mi ritrovai sola soletta a scrivere la tesi, in una città visitata tanti anni prima, in un albergo alquanto deprimente! Con l’aiuto della mia “sempre presente” sorellona e mia zia, trovai una scuola per frequentare corsi d’inglese con alloggio in famiglia. La casa era in una bella zona, una villa con giardino…stupenda! Sentendo le esperienze dei miei amici, sono stata molto fortunata! L’unico problema era l’affitto: la vita a Londra è estremamente cara! Per mantenermi mi sono trovata un lavoro in una bar, in una di quelle catene che molti di voi conosceranno: Caffé Nero. Sono rimasta lì per 6 mesi, anche dopo essermi laureata perché mi sono resa conto che mi servivano altri mesi per migliorare il mio inglese.

In questi 6 mesi mi sono innamorata di un ragazzo inglese! E devo dire che anche grazie a questo ragazzo il mio inglese che é migliorato tantissimo!

 

Durante il periodo a Londra mi arriva una chiamata inaspettata dalla facoltà di Economia di Ancona: un’azienda di NewYork mi aveva presa per uno stage di 3 mesi! Uno stage nella grande mela presso l’ENIT (Ente Nazionale del Turismo Italiano)!!! Che dire… Un sogno! Lascio quindi Caffè Nero, la mia famiglia “acquisita”ed il mio ragazzo….temporaneamente! 🙂

Non ci sono parole per descrivere l’esperienza a New York! Città favolosa, colleghi stupendi, coinquilini che sono diventati amici importanti!

Dopo questi viaggi starete pensando…ora basta…si sarà stabilita da qualche parte….invece no! Nonostante avessi ricevuto un’offerta di lavoro in Italia decisi di non fermarmi…e per fortuna non lo feci…i 2 mesi successivi furono indimenticabili! Viaggio con borsa in spalla nel Sud Est Asiatico “Thailandia, Cambogia, Vietnam, Hong Kong! Quello si che é un altro mondo! Tanta povertà ma anche tanta forza d’animo. Queste persone che non hanno niente, che lavorano tutto il giorno, vecchiette di 90 anni che ti chiedono di fare un giro nella loro canoa, bambini che vendono frutta…ma che nonostante i loro disagi  sorridono, ti accolgono come se fossi uno di loro! Queste sono esperienze che ti fanno crescere, che ti fanno apprezzare ciò che hai!!

 

Purtroppo dopo questa parentesi le cose sono andate peggiorando. Tornata a Londra volevo trovare un lavoro che mi permettesse di fare finalmente carriera. Inizialmente durante la settimana lavoravo per un’agenzia che affittava appartamenti e durante il week end in una gelateria. Poi tramite un job centre ho trovato un lavoro come Personal Assistant in un’azienda Nigeriana. Non lo avessi mai fatto! Persone chiuse e poco amichevoli. Ho durato soltanto un mese. Il fatto che il lavoro implicasse andare in Nigeria con loro, dovermi sottoporre a nuovi vaccini… e poi diciamocelo, la Nigeria non é il posto più sicuro del mondo soprattutto per una ragazza!

Quindi sono tornata in Italia. Mi mancavano la famiglia, le mie sorelle, gli amici, la pallavolo, il mare….soprattutto il mare ed il sole che migliorano notevolmente l’umore e la qualità della vita!!

Dopo pochi mesi ho trovato lavoro in una buona ditta della zona e tutt’ora sono qui….per fortuna o per sfortuna? Non lo so.

Ho solo 27 anni e devo dire che un anno e mezzo in Italia mi è servito perché avevo proprio bisogno della mia quotidianità e della mia vita monotona…ma ora lo sta diventando un po’ troppo!

Ed eccovi la domanda che voglio porvi: continuo con questa vita monotona, visto che l’azienda dove lavoro è molto buona e mi stanno offrendo un contratto a tempo indeterminato oppure è meglio che lasci questa situazione che mi è sempre più stretta? Sono ancora troppo giovane per farmi “ingabbiare” dall’idea di un lavoro sicuro anche se non è ciò che mi piacerebbe fare? Voi che strada prendereste? 

Grazie a tutti coloro che risponderanno! Colgo l’occasione per darvi pure io un consiglio, soprattutto i ragazzi molto giovani: fatevi un’esperienze all’estero…per conoscere nuove persone, nuove culture, per allargare i vostri orizzonti e soprattuto per imparare una nuova lingua! Le lingue sono fondamentali per un buon lavoro anche in Italia!

Michela