Ecco le 4 fasi della Spagna per tornare alla “normalità”. Il governo spagnolo ha presentato ieri (Martedì 28 aprile 2020) il piano per il ritorno alla “normalità” (o meglio detta nuova normalità). Questo piano è stato diviso in 4 fasi che si adatteranno piano piano alla situazione sanitaria e epidemiologica di ogni zona. Andiamo a leggere in cosa consiste questo piano per il ritorno alla normalità.
Le 4 fasi della Spagna per tornare alla “normalità”
Fase 0 (già iniziata)
Il piano generale spagnolo è in pratica già iniziato con la fase 0 e durerà fino al 10 di maggio, quando si comincerà con la nuova tappa dove non sarà più obbligatorio restare in casa.
Le differenze principali con l’Italia sono: i parrucchieri possono restare aperti, ricevendo solo individualmente e su prenotazione. Dovranno assolutamente garantire il massimo della protezione individuale, ma almeno possono lavorare. Anche agli atleti professionisti è permesso allenarsi in forma individuale.
Fase 1 (11 maggio)
Si apriranno i piccoli negozi, sempre gestendo al meglio la sicurezza dei lavoratori e di tutti i clienti. Il numero massimo di persone ammesse sarà pari al 30% rispetto alla normalità e, assolutamente, bisognerà sempre rispettare i 2 metri di distanza tra ogni individuo. Inoltre, a differenza con l’Italia, dovranno stabilire un orario preferenziale per gli over 65.
I ristoranti avranno il permesso di tenere aperte le aree esterne (terrazas come vengono chiamate in Spagna) dove potranno accogliere solo il 30% di clienti rispetto a quelli che avevano generalmente. Anche gli hotel e le strutture ricettive potranno riaprire eliminando le zone comuni.
Fase 2 (25 maggio)
Sarà permesso incontrarsi in gruppi più consistenti, sempre per persone non a rischio o positive.
I negozi potranno ampliare il numero massimo di clienti ad un massimo del 40% rispetto “alla normalità”, tenendo sempre i due metri di distanza tra i clienti.
Riapriranno i centri commerciali. I bar e ristoranti potranno aprire anche la parte interna, i clienti dovranno essere serviti al tavolo, imponendo un distanziamento tra loro.
Cinema, teatri e concerti potranno riprendere a lavorare, con posti assegnati e con un massimo di spettatori pari al 30% di quelli che avevano precedentemente. I concerti all’aria aperta si permetteranno con spettatori seduti, distanziati, fino ad un massimo di 400 persone.
Fase 3 (8 giugno)
I negozi potranno ulteriormente aumentare il numero massimo dei clienti, fino al 50% della “normalità”, tenendo sempre la distanza a 2 metri. Nei bar e ristoranti si permetterà che le persone stiano in piedi alla barra.
Si potrà andare in spiaggia tenendo sempre le distanze sociali.
Domande frequenti
Quanto durerà ogni fase?
Come vedete tra parentesi vicino ad ogni fase trovate la data di inizio. Indicativamente ogni fase durerà due settimane, ma tutto dipenderà dall’andamento della curva del contagio. Nella migliore delle ipotesi a fine giugno la Spagna potrà considerarsi in una fase di “nuova normalità”.
Tutta Spagna accederà alle varie fasi contemporaneamente?
No, ogni provincia potrà accedere alle varie fasi in date diverse in base al numero dei contagi e alla situazione generale.
Quando si potrà viaggiare e quando noi italiani potremo andare in Spagna?
Bisogna prendere il massimo delle precauzioni in questi casi. Agli spagnoli e a chi vive in Spagna non è permesso spostarsi di provincia in provincia fino alla fine della fase 3. Se tutte le fasi avranno esito positivo, a fine giugno sarà permesso poter viaggiare e anche gli stranieri potranno viaggiare. Le modalità di viaggio e cosa bisognerà fare una volta atterrati in Spagna ancora non è dato sapere, però si potrà viaggiare.