In questi giorni la Grecia sta vivendo un periodo fondamentale per il suo futuro economico e sociale. La possibilità di uscire dalla moneta unica Euro ed un eventuale default si fa sempre più concreta e visto che spesso proponiamo offerte di lavoro per italiani ad Atene e nelle isole greche, ci è sembrato giusto trattare questo tema. Per questo motivo abbiamo parlato con Cristiano, un nostro caro amico che segue costantemente Viviallestero.com e che vive nella capitale greca.
Cristiano è uno di quei ragazzi che ama viaggiare, cambiare spesso destinazione e si trasferisce ovunque riesca a trovare lavoro. Fra le sue precedenti mete ci sono la Polonia, Lisbona, Sofia, Francoforte, Cork ed ora Atene.
La crisi greca raccontata da un italiano che vive ad Atene
Ciao Cristiano, grazie per il tempo che ci stai concedendo. Ti contattiamo perché, visto che vivi in questo momento ad Atene, vorremmo chiederti com’è la situazione attuale e come un italiano in Grecia la sta vivendo.
Vedi, Stefano, fino a 10 giorni fa la situazione sembrava apparentemente calma, sui mass media locali non emergeva una situazione così drastica per cui la gente era un po’ preoccupata, ma senza nessun eccessivo allarmismo.
E poi cosa è cambiato?
In questi ultimi giorni i segnali più forti le stanno dando le banche e ovviamente la gente ha incominciato a preoccuparsi. Prima di tutto perché hanno paura che i loro risparmi si possano notevolmente svalutare da un giorno all’altro e poi perché le banche stanno minacciando di restare chiuse per uno o più giorni. Quindi ora ai bancomat troviamo delle file incredibili (qui sotto potete trovare una foto scattata oggi da Cristiano). I greci possono ritirare fino ad un massimo di 60 euro al giorno, almeno così si dice. Per noi stranieri invece la situazione è leggermente diversa.
Tu che sei uno straniero come la stai vivendo questa situazione così particolare?
La situazione è abbastanza surreale, soprattutto la notte. Atene è sempre stata una città caotica, la gente ama divertirsi, uscire di casa, bere e far festa, invece in questi ultimi giorni le vie dei locali sono semideserte, la gente spende sempre meno. Passi fuori dai ristoranti nell’orario dei pasti e vedi le sale vuote. Questa situazione sta comportando anche un problema lavorativo, infatti molte persone stanno perdendo il proprio posto di lavoro per la mancanza di richieste. Diciamo comunque che si respira proprio un’aria di preoccupazione generale.
Domenica 5 Luglio ci sarà il Referendum, che cosa ne dicono i greci?
Mi piace parlare con la gente locale per tastare il polso della situazione. Diciamo che non è semplice dire se vincerà il “Sì” oppure il “No”. Ho sentito pure dire che qualcuno sarebbe disposto a votare per l’uscita dalla moneta unica solo per sperare in una rinegoziazione del debito. Comunque sia, sarà una svolta epocale per questo paese.
Cosa significa essere un lavoratore straniero in Grecia al giorno d’oggi?
Per noi stranieri che lavoriamo per le multinazionali la situazione è rimasta abbastanza uguale, diciamo che la crisi non ci ha mai toccato prima e non lo farà ora. Noi non siamo qui per lavorare in Grecia, noi siamo qui per lavorare per una multinazionale che ha scelto questa nazione perché economica. L’unica paura che potremmo avere potrebbe essere quella che, in caso d’uscita della Grecia dalla zona Euro, potrebbero pensare di pagarci con la nuova moneta e non più in Euro, ma così rischierebbero di perdere la maggior parte dei dipendenti e non so quanto gli convenga.
Hai qualche episodio tuo personale da raccontarci?
Sì, ed è un episodio abbastanza particolare per noi che non siamo stati, per fortuna, abituati a vivere in una situazione di forte crisi. Quando ho aperto il conto corrente in una banca greca, il direttore della filiale in persona mi ha chiamato per chiedermi il favore personale di lasciare i soldi nel mio conto e di non prelevarli.
Sei contento di aver scelto Atene? E che consiglio daresti ad un nostro lettore che riceve in questi giorni un’offerta di lavoro per la Grecia?
Sono contentissimo della scelta che ho fatto e la rifarei di nuovo. In Grecia si vive bene, io sono di Bitonto, pugliese e qui mi sembra di essere a casa, sia per quello che riguarda il clima che per i rapporti umani che si instaurano col tempo. Mentre per la situazione lavoro, come dicevo prima, gli stranieri che lavorano per le multinazionali hanno un trattamento totalmente diverso da quello che ricevono le persone del posto, per cui non bisogna aver paura di accettare un’eventuale buona offerta di lavoro. Poi, per quanto mi riguarda, mi rendo conto che sto vivendo dall’interno un momento storico importante, ed è molto interessante.
Cristiano, sei stato gentilissimo per il tempo che ci hai concesso. Noi torneremo a disturbarti nel caso ci fossero nuovi sviluppi che vorrai raccontare come italiano che vive in Grecia.
Per me è stato un piacere potervi raccontare le mie sensazioni.