Abbiamo il piacere di intervistare Gigi, italiano che vive ad Amsterdam. Gigi, fra le altre cose, ci racconta come ha vissuto l’emigrazione in Olanda e come ha vissuto i primi periodi fuori dall’Italia.
Ciao Gigi, siamo contenti di avere la testimonianza di un ragazzo del sud Italia che ha trovato lavoro ed è riuscito a costruirsi un futuro all’estero. Quindi cominciamo subito con la classica domanda, perchè hai lasciato l’Italia?
Ho perso il lavoro e dovendomi ricostruire una vita dall’inizio ho preferito trasferirmi in un paese dove ci sono più possibilità e il valore delle persone conta più delle raccomandazioni.
Di che città sei esattamente?
Napoli.
Quando hai lasciato l’Italia avevi già un lavoro o sei partito all’avanscoperta?
Sono partito all’avanscoperta, ma avevo già preso dei contatti con alcune agenzie di lavoro ad Amsterdam
Come ti sei organizzato? Conoscevi qualcuno? Hai vissuto i primi giorni in ostello? Come ti sei mosso appena arrivato?
Sono stato ospite i primi giorni a casa di amici, poi ho trovato una casa in affitto abbastanza economica, precaria e senza contratto per l’inizio; dopo aver trovato lavoro (ci ho messo solo 5 giorni, e dopo altri 7 già stavo lavorando) ho cercato una sistemazione migliore
Perchè hai scelto l’Olanda e più precisamente Amsterdam?
Ho scelto una città, non una nazione, Amsterdam! Il motivo? Ero alla ricerca di una città “libera”, tollerante, aperta alle diverse culture del mondo, cosmopolita e, allo stesso tempo, a misura d’uomo, sicura e con una qualità delle vita alta
Quali secondo te sono gli aspetti positivi, nel settore lavorativo e nella tua vita privata, che qui trovi mentre in Italia no?
La laurea non è un prerequisito fondamentale, conta molto di più l’esperienza lavorativa. Il CV di una persona e il colloquio conta di più di una raccomandazione. Il rispetto per chiunque, anche chi fa lavori molto umili, sono tutti rispettati e nessuno, anche se è il tuo superiore, si rivolge a te mancandoti di rispetto.
Cosa ti manca dell’Italia?
Il bel clima e la famiglia, ma per niente al mondo tornerei indietro. Solo dopo aver vissuto all’estero mi sono reso conto di quanto sia ingiusto il settore lavorativo in Italia e di quanto sia duro costruirsi una vita da se, se non si hanno i genitori o una famiglia alle spalle.
Qui in Olanda nel giro di 2 anni ho raggiunto uno stipendio che è tre volte quello che prendevo in Italia, ho potuto comprare casa a mio nome senza dover chiedere garanzie a genitori o altro, insomma, ho avuto la possibilità di potermi costruire un futuro con le mie mani, cosa che in Italia, da molti anni, è impossibile.
Grazie mille Gigi per aver condiviso con noi la tua esperienza di italiano all’estero. Un abbraccio dal team di Viviallestero.com.