Vi presentiamo Mauro, amico ed ex collega di Stefano nella sua esperienza professionale a Cape Town. Lui vive ancora nella bellissima città sudafricana e da poco tempo è diventato imprenditore. Di cosa si occupa? Scopriamolo nella sua intervista.
Ciao Mauro, sono contento di far conoscere ai lettori di Viviallestero.com la tua storia.
Piacere mio Stefano e sono anche contento di risentirti.
Italiani a Cape Town
Di solito la prima domanda che proponiamo ai nostri intervistati è: Perchè hai deciso di lasciare l’Italia?
Dopo aver scelto di concludere i miei studi e la mia carriera di giocatore professionista di basket, ho avuto prima la fortuna di vivere e visitare San Diego in California (dove vivevo con la mia ex-ragazza) e poi di lavorare per circa un anno a Sydney per la compagnia aerea Qantas. Successivamente sono tornato in Italia per capire cosa potevo costruire per me stesso e per il mio paese, ma purtroppo sono state più le porte che mi hanno sbattuto in faccia di quelle aperte. Così decisi di mandare il mio CV in tutto il mondo ed ho ricevuto 3 risposte positive da Berlino, Londra e Cape Town. Biglietto fatto e sono qui in Sud Africa da ormai quasi 3 anni con 3 progetti che voglio realizzare per il 2015.
Di che città sei?
Sono originario di Chiavari in provincia di Genova e giocando a basket ho girato moltissimo il nord Italia tra Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. Per fermarmi poi quasi 10 anni a Milano.
Quando hai lasciato l’Italia avevi già un lavoro, giusto?
Sì, come ben sai ho lasciato l’Italia con un lavoro per una multinazionale il quale mi ha anche garantito un visto lavorativo. Valigie piene e cuore pronto all’avventura.
E come hai fatto a trovare questo lavoro dall’Italia?
Mandando il mio Curriculum Vitae ad aziende all’estero che ritenevo potessero credere in me e nel mio background personale, cosa che in Italia, ho capito molto bene, non funziona più.
Hai detto di aver scelto fra 3 opzioni, come mai hai preferito Cape Town ed il Sud Africa?
Perché in Sud Africa penso di potermi realizzare al 100% in ciò che credo. In Italia oramai mi stavo abituando al dover combattere contro un sistema che non fa altro che distruggere le motivazioni del singolo e tutto ciò mi aveva portato malessere e tristezza.
Domanda imporante: com’era il tuo inglese prima di partire?
Molto buono, la mia ex è americana, sono stato molte volte a Londra per studiare con soggiorni dalle 2 alle 4 settimane. In più ho investito su me stesso con corsi privati. E devo essere sincero, tutto il mio successo deriva da questa decisione di studiare bene la lingua inglese. Non riesco a capire come si possa pretendere di lavorare all’estero senza la conoscenza della lingua più importante al mondo.
Di cosa ti occupi ora?
Ho tre progetti che sto portando avanti:
-una App per Mobile
-un progetto culinario già inziato, visitate la mia pagina Facebook 112 Al Dente e mettete il vostro like!!!
-regista per eventi (matrimoni, congressi, feste etc) utilizzando un drone
Grande!! Ho già messo il mio like alla tua pagina ed appena passo per Cape Town vengo a provare la tua cucina!
Certo, non vedo l’ora di farti assaggiare i miei piatti di successo…e così ricordiamo anche i momenti migliori di quando lavoravamo insieme.
Torniamo alla nostra intervista: quali secondo te sono gli aspetti positivi, nel settore lavorativo e nella tua vita privata, che qui trovi mentre in Italia no?
Mi sento felicemente vivo come non mai, posso andare a fare surf quando voglio, gustare ottimo cibo e vini, nuotare nell’oceano, scalare Table Mountain, avere accesso alla connessione WIFI ovunque al costo di un buon caffè, viaggiare poche ore per trovarmi nel deserto o in lagune caraibiche, andare a concerti, giocare a frisbee in spiaggia fino al tramonto…tutto in un unico luogo….devo continuare?
Cosa ti manca dell’Italia?
NULLA!!!!
Ahahaha più chiaro di così…e cosa consiglieresti a chi vuole seguire i tuoi passi?
Come dicevo prima, bisogna studiare bene inglese e poi fare una valigia, darsi un bella pacca sulla spalla e dimostrare a se stessi di avere gli attributi; capire che si vive una sola volta. Non vale la pena sprecare tempo!! Forza e coraggio!
Mauro, che dire, sono sicuro che la tua intervista stimolerà la voglia di viaggiare a molte persone. Grazie mille del tuo tempo!
È un vero piacere per me Stefano, quando vuoi, tu e i tuoi lettori siete i benvenuti a Cape Town!