Il ristoratore italiano in Australia: qui il Governo mi ha aiutato a mantenere la mia famiglia mentre eravamo chiusi. E’ tanta l’emozione per Francesco, ristoratore italiano a Melbourne che dopo 7 mesi potrà riaprire il suo ristorante. A differenza dei suoi colleghi in Italia, Francesco è contento della sua situazione perché durante tutti questi 7 mesi è stato aiutato dallo stato australiano. Andiamo a leggere la sua storia.

 

Il Governo mi ha aiutato a mantenere la mia famiglia mentre eravamo chiusi

Francesco Rota gestisce da oltre 5 anni il suo ristorante a Melbourne che si chiama “Trattoria Emilia”. Nella capitale dello stato del Victoria la crisi del Coronavirus è iniziata a fine marzo e sta finendo soltanto ora. La seconda ondata, arrivata a settembre, ha costretto il governo locale ad un lockdown. La chiusura forzata però è stata accolta con serenità da Francesco.

 

Francesco, come ha detto all’intervista rilasciata alla giornalista Valentina Santarpia del Corriere della Sera, è stato molto contento della decisione di chiudere tutto. “Ho accolto la decisione di chiudere tutto quasi con sollievo”. Il governo infatti ha elargito a tutti i cittadini australiani, che lavoravano da almeno un anno, un aiuto che gli permette di vivere senza problemi. Questo aiuto, se necessario, verrà rilasciato fino a fine marzo 2021.

Un altro aiuto da parte del governo arriva dal fatto che tutti gli affitti dei locali di ristorazione sono stati sospesi. La metà dell’affitto di questi mesi di chiusura viene proprio abbonato, mentre l’altrà metà verrà rateizzata quando si potrà tornare al regolare svolgimento dell’attività.

 

I soldi che Francesco ha percepito in questo periodo sono serviti a pagare tutti i costi dell’attività e a mantenere la sua famiglia. “Qui ci hanno sostenuto: ed è anche per questo che tutti abbiamo rispettato rigorosamente le regole”. L’Australia è molto diversa dall’Italia, commenta Francesco, perché ci sono stati più aiuti, ma allo stesso tempo anche molti più controlli. Ad esempio nel primo weekend di caldo la gente è andata in spiaggia nonostante ci fosse il lockdown. E’ arrivata la polizia e ha fatto 5.000 $ di multa a persona. Dal giorno dopo non c’era nessuno in spiaggia.