In questo post vi racconto il fallimento del mio progetto, vi spiego cosa è successo. La Pasqua mi è stata letale. Ore passate a ridere e scherzare con la mia “famiglia”, ore stupende. E ora mi trovo qui a scrivervi un post che non avrei mai pensato di scrivere quando a Novembre ho chiesto a Stefano di voler aprire questo blog. Vi avevo già accennato dell’offerta di lavoro che mi era arrivata e che ero molto indecisa. Dopo averlo detto a mia madre e mia nonna, le pressioni sono aumentate notevolmente. Mia cugina mi continuava a chiamare, giustamente voleva sapere se accettavo o se doveva cercare un’altra persona.

Stamattina mi sono messa a cercare i voli per Londra e per l’Irlanda, la tristezza era tanta.

Il fallimento del mio progetto

Il fallimento del mio progetto

Ero in una situazione di grande confusione. Accetto o non accetto? Alla fine ho preso il telefono, composto il numero di mia cugina e le ho confermato che accettavo la sua offerta. Subito dopo ho deciso di scrivere questo post. Per minimo altri 9 mesi me ne starò qui, e poi tutto ricomincerà con qualche mese in più e forse qualche energia in meno.

Lo so, è un mezzo fallimento (o forse intero), ma devo dire che appena ho accettato ho sentito come un grosso macigno scendere dalle mie spalle. Forse è un macigno chiamato immaturità .

Dopo la telefonata erano tutti contenti, eccetto una persona. Indovinate chi.

Ciao,

Giulia