Abbiamo il piacere di poter scambiare due parole con Massimiliano, italiano che ora vive a Sligo, cittadina nella parte occidentale dell’Irlanda. La disoccupazione in Italia gli ha dato quella spinta che stava cercando per partire e, ora che ha fatto il grande passo, è entusiasta della sua nuova vita. Leggiamo l’intervista a Massimiliano.
Ciao Massimiliano, ci siamo già conosciuti su Facebook, ma ora abbiamo modo di approfondire la nostra conoscenza e fare in modo che anche i lettori di Viviallestero.com ti possano conoscere. Vorrei iniziare la nostra intervista con la classica domanda: Perché hai lasciato l’Italia?
E’ un piacere poter partecipare a questa intervista. La mia storia nasce quando nel marzo 2015 ho perso il mio lavoro come responsabile comunicazione per una cantina di Franciacorta ( zona da cui vengo). La motivazione del mio licenziamento fu quella che, vista la crisi, non potevano più sostenere economicamente una figura come la mia. Subito ho deciso di darmi da fare per trovare un lavoro. Purtroppo però mi sono scontrato con la realtà del mercato del lavoro italiano: ero troppo qualificato, alla mia figura venivano preferiti profili più junior perché più economici. Lo so per certo perché, da bravo PR che si rispetti, tartassavo le agenzie di reclutamento di domande. Volevo capire. Dopo diverse delusioni ho deciso che forse era il caso di staccare per un po’ e fare qualcosa per stare meglio. Così ho iniziato a girare per l’Europa visitando Spagna, Ungheria, Olanda, Norvegia, Portogallo ed Irlanda. Questi viaggi mi sono serviti a capire che l’Italia mi stava stretta ed era ora di partire “seriamente”.
Di che città sei originario?
Sono nato a Brescia e ho sempre vissuto ad Adro paesino della provincia bresciana in Franciacorta.
Quando hai lasciato l’Italia avevi già un lavoro o sei partito all’avanscoperta?
Sono riuscito a partire con un lavoro in mano. Tramite i siti internazionali come Viviallestero.com avevo trovato l’annuncio per la posizione da cameriere a Sligo in Irlanda.
Perché hai scelto proprio l’Irlanda e la piccola Sligo?
Ho scelto l’Irlanda per coincidenza: fu la prima offerta interessante che ricevetti. Avevo avuto altri colloqui telefonici o test online, ma la maggior parte erano call center internazionali e non mi interessavano.
Com’era il tuo inglese prima di partire?
Diciamo che avevo un livello intermedio, avevo studiato inglese al liceo e all’università, e poi lo usavo spesso anche per lavoro, per cui era abbastanza “fresco”.
Di cosa ti occupi ora e quali sono i tuoi progetti per il futuro?
A Sligo faccio il cameriere in un ristorante italiano molto popolare in città. Insieme ad un collega ci dividiamo anche le mansioni manageriali. Professionalmente spero presto di poter crescere ancora, aspiro a piene funzioni manageriali, nella vita privata ho trovato qui una compagna e spero di mettere radici, come si dice.
Quali secondo te sono gli aspetti positivi, nel settore lavorativo e nella tua vita privata, che qui trovi mentre in Italia no?
Come prima cosa, qui ho trovato uno stile di vita più sereno e semplice. Rispetto, solidarietà, meno drammi in generale anche se, come è normale che sia, le tensioni e le difficoltà non mancano. Si vive meglio che in Italia su questo non ho dubbi. Professionalmente trovo che il mercato del lavoro sia più flessibile, più occasioni e salari più alti. Io guadagno più ora con meno responsabilità che quando stavo in Italia.
Sinceramente, c’è qualcosa che ti manca dell’Italia?
Mi manca il clima, se l’Irlanda (in particolare il Nord Ovest) avesse il bel tempo italiano sarebbe il paradiso, ma non si può avere tutto, vero? 😉
Cosa consiglieresti a chi vuole seguire i tuoi passi?
Avere coraggio di rischiare, ma essere preparati. Mi spiego meglio: va bene partire allo sbaraglio, ma fatelo dopo aver raccolto info sui costi della vita, gli affitti etc. e con un piccolo gruzzoletto per vivere.
In Irlanda non serve un altissimo livello di inglese all’inizio: le persone e le istituzioni sono molto pazienti e gentili, ma si aspettano un progresso nella tua integrazione.
Ultimo consiglio, ma forse il più importante, é quello di fare vita di relazione, andare al pub e farsi degli amici. In Irlanda é facile e le persone con gran piacere scambiano due parole con te. Questo aiuta con la lingua, la cultura locale e chissà che non possa nascere pure qualche opportunità di lavoro.
Grazie mille Massimiliano, sei stato molto gentile. Sono sicuro che i nostri lettori avranno colto ciò che gli volevi comunicare attraverso questa intervista.
Grazie a voi per lo spazio che mi avete concesso!