Ecco i primi scogli che dobbiamo affrontare nel nostro progetto chiamato “Australia”.
1° Scoglio: Fare in modo che il seme del dubbio che cercano di impiantarti nel cervello non attecchisca.
Ok la destinazione è scelta (più o meno… visto che l’Australia è grande quasi come l’Europa), gasatissimi iniziamo a parlarne con tutte le persone che incontriamo amici e conoscenti e le reazioni sono più o meno di annuire guardandoti con condiscendenza (pensando:”si si vediamo tra qualche mese dove sarete….”) oppure di smontarti in tempo zero con le seguenti affermazioni di tipo pratico:
– Ci vogliono 4000 Euro sul cc altrimenti non entri!
– Non troverai mai lavoro!
– Un amico di un amico mi ha detto che ti spacchi la schiena a lavorare e ti pagano niente!
– Ma ci sono gli squali bianchi!
o di tipo filosofico:
– guarda il lago cosa vuoi di più di questo???
– prima devi capire cosa vuoi da te stesso, non ti serve a niente andare lontano!
Gli ostacoli del mio progetto Australia
Sì… Non mi servirà a niente ma intanto rifletto su me stesso guardando l’oceano. Che non è poco… Quindi consiglio per chi vuole intraprendere questa “avventura”: fregatene di chi cerca di smontarti e vai avanti dritto al tuo obiettivo! Certo consapevole che non sarà tutto easy (anzi magari per niente, chi lo sa…) però noi ci crediamo e questo è quello che conta! Yeah!!!
2° Scoglio: Il maledetto visto
Non capisco perché debba esistere un mondo in cui se si vuole partire serva un “permesso”, permesso di cosa? La terra è di tutti! Non dovrebbero esistere frontiere da nessuna parte! E invece si. Questa è la parte più frustrante… Io posso entrare con la WHV mentre Wilmer avendo 32 anni, no: o fa un visto turistico di 3 mesi (ma non può lavorare!) o fa una student visa e si iscrive ad un corso (appaiono piuttosto costosi… e cmq non potrebbe lavorare più di 20 ore a settimana). Ah lo student visa costa circa 500 dollari e la WHV 200 dollari circa… Più volo, vitto, alloggio e corso di inglese, sperando di trovare lavoro il più presto possibile! Questa è la nostra maggior preoccupazione…Già perchè Wilmer che ha i mezzi (parla già inglese e i lavori come cameriere e barista se li mangia!) non ha le possibilità, ed io che ho le possibilità, non ho i mezzi (DEVO assolutamente fare un corso di inglese!). Speranze riposte: trovare lavoro velocemente e imparare in un flash a comunicare in English!
Non sarà facile sigh……………
Serena e Wilmer