Gli economisti internazionali: l’Italia sarà la nazione che farà più fatica a riprendersi. Il terzo trimestre del 2020 sarà un ottimo momento per capire quali sono e saranno gli effetti economici causati dal Coronavirus a livello internazionale. I dati non sono molto rassicuranti per l’Italia. Si prevede infatti che impiegherà molto più tempo a recuperare rispetto ad altre nazioni. Andiamo a leggere cosa ci dice questa analisi economica a livello globale.

 

L’Italia sarà la nazione che farà più fatica a riprendersi

Studi di settore hanno analizzato le economie delle nazioni più importanti al mondo e hanno calcolato quanto è stata la perdita causata dal Coronavirus e quanto tempo impiegheranno a tornare ai livelli del periodo pre-pandemia.

 

Le due nazioni che si riprenderanno più rapidamente saranno l’India e, incredibilmente, gli Stati Uniti. Queste due nazioni hanno attualmente un’economia pari a quella del 2017 ovvero come se avessero perso 3 anni di crescita. Mentre il recupero totale viene previsto per i primi del 2022. Il dato di queste due nazioni ci fanno capire che i numeri dei contagi e dei morti, in realtà, incidono poco sull’economia (leggete l’ultima analisi settimanale: https://viviallestero.com/coronavirus-la-situazione-internazionale-dellultima-settimana/).

 

A parte India e Usa, la situazione non è poi così pessima in Canada, Francia, Germania e Regno Unito. Queste nazioni hanno avuto un forte tracollo, ma è prevista poi una rapida ripresa grazie anche a tutti i programmi ed investimenti che verranno messi in atto il prima possibile. La ripresa definitiva per queste nazioni è prevista per la fine del 2022 (Germania prima di tutte) e l’inizio del 2023 (il Regno Unito soprattutto).

Il Brasile, altra nazione molto colpita dal virus, vedrà una perdita economica pari alla crescita registrata negli ultimi 11 anni. Ovvero tornerà all’economia che aveva nel 2009. Il suo recupero totale invece è previsto per il 2023.

 

L’Italia purtroppo sarà il fanalino di coda tra le economie più sviluppate. Nel terzo trimestre di quest’anno la produzione italiana sarà ai livelli del 1997 ovvero è come se avessimo perso ben 23 anni di crescita e progresso. Il dato così pesante deriva soprattutto dalla crisi del settore turistico, così importante nella nostra nazione, e soprattutto dai conti pubblici in rosso che non permetteranno una fondamentale iniezione di denaro alle imprese. Il ritorno all’economia del pre-coronavirus in Italia è previsto soltanto per la metà del 2024. L’Italia diventerà sempre di più il fanalino di coda dell’Unione Europea.

 

 

Fonte: The Economist