E’ arrivato il momento di rivolgermi non soltanto ai diretti interessati ad un trasferimento all’estero, ma anche alle persone spesso più importanti ed influenti della vita di ognuno di noi, ovvero i genitori. Sul mio profilo e sul mio gruppo Facebook parlo quotidianamente con tante persone e molte di queste sono giovani con un’eta’ che va dalla maggiore etá appena compiuta ai 30 anni. E visti i tantissimi commenti mi viene da scrivere un consiglio per chi ha figli che si stanno affacciando al mondo del lavoro.

Figli all’estero

Lo ammetto, sono una persona molto fortunata, ho due genitori stupendi. Come tutte le persone di questo mondo hanno i loro difetti, ma hanno un pregio enorme, ovvero quello di aver sempre condiviso ed accettato le mie scelte, lasciandomi anche sbagliare con la consapevolezza che gli errori mi sarebbero serviti per crescere. Non hanno mai avuto la presunzione di voler scegliere cosa fosse giusto o sbagliato per la mia vita. Ed anche nelle scelte che mi hanno portato a lavorare lontano da casa ho sentito sempre la loro soddisfazione. E perchè mi ritengo così fortunato? Perchè sto notando che non molti possono dire la stessa cosa.

 Figli all'estero

E quindi caro genitore, se ti interessa, leggi questa mia lettera e cerca di capire quanto sei importante per il futuro di tuo figlio/a.

 

Se mai un giorno dovesse capitare che vostro figlio venga da voi per comunicarvi che vuole andarsene a vivere un’esperienza lavorativa o di studio all’estero, vi prego, non rispondete subito, prima di mettere il bastone fra le ruote ai suoi progetti, pensate al suo futuro.

 

Se credete che non ci sia bisogno di andare via dall’Italia per poter trovare lavoro, cercate di guardare il grande passo che sta affrontando vostro figlio sotto un altro punto di vista, non solo prettamente lavorativo. Infatti bisogna capire che non si va all’estero solo in cerca di “fortuna”, anzi molti di noi che questo grande passo lo abbiamo giá affrontato, di fortuna ne abbiamo vista ben poca. Si parte soprattutto per conoscere nuove persone, per allargare gli orizzonti, per migliorare una lingua straniera e per diventare più maturi.

 

“E se mio figlio una volta via facesse una cretinata?”. Se la vostra paura deriva dal fatto che pensate che vostro figlio possa fare delle azioni da irresponsabile, sappiate che la decisione di lasciare casa ed amici per cercarsi un futuro migliore è una delle dimostrazioni di responsabilità più grandi che vi possa dare. L’irresponsabilità di una persona nasce dal “tutto pronto”, “tutto facile” che ha vivendo in casa con voi. Quando si deve lavorare per mantenersi, per pagare l’affitto, per pagare le bollette e comprare il cibo, il desiderio di fare sciocchezze scende molto nella testa di un ragazzo. Più si è responsabili e meno rischi si corrono.

 

“Ma così lontano…come faccio a sentirlo e vederlo?”. Viviamo in un mondo tecnologico e moderno, sfruttiamolo! Sappiate che esistono software completamente gratuiti, come ad esempio Skype, che permettono (ahime’ 🙂 ) ore ed ore di chiacchierate senza dover pagare un centesimo e addirittura con l’utilizzo di una webcam ci si può anche vedere.

 

Ed in più, chiedo un favore. Se per qualsiasi motivo dovesse succedere che vi trovate in difficoltá, sia per motivi personali o per motivi famigliari, fate di tutto per non far cadere la responsabilitá sul figlio che vuole andare a crearsi un futuro lontano dalle mura di casa. Anzi spingetelo e fategli capire che sta facendo la cosa giusta. I figli non si mettono al mondo per risolvere i propri problemi, ognuno deve avere la propria vita. La sua felicità deve essere la vostra felicità.

 

Sapeste quanti ragazzi mi hanno contattato con in testa il sogno di partire e di crearsi un futuro all’estero, ma che poi richiudono il sogno nel cassetto perchè non se la sentono di lasciare soli i propri genitori.

 

Inoltre, caro genitore,  devi sapere che la lontananza non vi “allontanerá” mai da vostro figlio, ma anzi rafforzerà  il vostro rapporto. Quando non si può vivere tutti i giorni un rapporto con un’altra persona che stimi e a cui vuoi bene, ne senti la mancanza, ti rendi pure conto di tante cose che prima non avevi notato e cerchi di vivere al massimo quei momenti in cui ci si rivede.

 

Quindi pensateci bene prima di mettervi contro alla grande scelta che sta facendo vostro figlio. Con tutti i ragazzi senza ideali, senza progetti e senza voglia di mettersi in gioco, credete davvero che sia giusto colpevolizzare vostro figlio solo perchè vuole affrontare questa sfida? Invece dovreste essere orgogliosi perché in un periodo così difficile, la persona che avete messo al mondo non resta a “piangere” dentro casa, ma cerca un modo per migliorare il proprio futuro.

 

Viva i giovani!