E’ con grande piacere che diamo spazio ad Alice, una ragazza di 33 anni che vuole partire in compagnia di suo marito (39) e di suo figlio (2). Questo blog vuole essere un aiuto (e una spinta) per tutti coloro che hanno un figlio e vogliono trovare la forza di partire. Buona lettura!
Eccomi, sono Alice.
Io sogno molto, devo dire la verità e tra alti e bassi sono una fotografa che non ha ancora deciso se fare un lavoro qualsiasi per mangiare e mantenere viva la passione della fotografia o se buttarsi a fare solo fotografia a qualunque costo per mangiare e diventare una che odia la fotografia perché è lavoro puro e basta, tanto passa la poesia… a parte questa parentesi confusionaria come sono io, sono anche la prova vivente che, anche con una famiglia, con un bimbo piccolo, la voglia di emigrare continua ad esserci, non si spegne, non è come sento dire a molti miei coetanei con figli: ora non puoi più fare nulla, hai un figlio.
Tremenda questa affermazione. Ma cosa vuol dire?
Io ho 33 anni e mio marito 39, il piccolo Mattia ne ha quasi 2 e tutti insieme la pensiamo allo stesso modo: il mondo è talmente bello, grande e vario che restare sempre in uno stesso posto è uno spreco.
Appena è possibile si parte e vivere il luogo in cui si è ospiti non necessariamente comporta ad avere bisogno di molti soldi.. è fondamentale ospitare e farsi ospitare, lasciar perdere gli hotel, non porta a nessuna crescita culturale.
Da un po’ di anni a questa parte il nostro pensiero è diventato un chiodo fisso: andare a vivere all’ estero, per migliorare l’ inglese, per imparare un’altra lingua, per allargare le nostre esperienze di vita, per conoscere altre culture diverse dalla nostra e per tanti altri svariati motivi che dovremo ancora scoprire!
Se penso da quanto tempo parliamo di emigrare posso dire tranquillamente che sono 6/7 anni, ma che progettiamo nel vero senso della parola sono 2 anni…sì perché da quando è nato Mattia il bisogno si è fatto ancor più impellente, ci ha dato ancor più energia …e in un certo senso ce l’avevamo quasi fatta a lasciare l’Italia…
Nella primavera del 2011 abbiamo letteralmente mollato TUTTO per andarcene a testa in giù, in Australia per un’offerta di lavoro per mio marito, lui è ingegnere informatico, che negli ultimi due anni è rimasto a casa in cassaintegrazione e ha approfondito lo studio della green economy, ciò che riguarda le energie alternative e rinnovabili.
E’ arrivata la fatidica telefonata, quel treno che passa una volta sola e tu devi salirci per forza, a costo di fare una follia dietro l’altra, infatti…
Nemmeno un mese per mollare 33 anni io e 39 lui di vita romagnola e siamo partiti.
Il più bravo a sopportare il viaggio di 32 ore tra voli e attese, fuso orario al contrario, è stato il piccolo Mattia, i bambini ti sorprendono sempre.
Non ingabbiatevi perché avete un figlio, anzi! I bimbi sono delle spugne e imparano tutto subito, crescono con la mente aperta e voi vi sentirete fortissimi.
A parte questo, purtroppo l’incontro con l’azienda italiana (!!!) per cui lavorava mio marito è andato malissimo…dopo varie peripezie e i visti di lavoro mai arrivati (….!) insomma troppo lunga da descrivere, siamo tornati dopo 3 mesi e mezzo con la voglia raddoppiata di ripartire.
A distanza di 4 mesi dal nostro rientro australiano, nessuno ferma la nostra voglia di riprovarci, perché oramai è proprio uno stato d’animo, non potremmo fare a meno di progettare una vita all’estero, soprattutto per Mattia.
Ci diciamo spesso che per noi è sempre più difficile fare le cose perché siamo un po’ sfortunati e se emigrare è la cosa più difficile da affrontare nella vita, noi addirittura lo faremo due volte!!!
In Australia mi sentivo veramente lontano anni luce anche se mi piaceva molto (anche se ovviamente non viaggiavamo causa lavoro a differenza del 2008 quando abbiamo inforcato il nostro furgone e ci siamo fatti l’Australia in lungo e in largo..) e ogni giorno Santo Skype mi aiutava con la nostalgia, quindi pensiamo che il compromesso buono per essere un po’ più vicini alle nostre famiglie è sicuramente l’Europa.
Dal 2004 quando ho incontrato Berlino la prima volta, son rimasta fulminata dalla sua aria elettrica, dalla sua energia che è come una calamita, essendo amante dell’ arte non posso fare a meno di sentire le vibrazioni da qua… certamente anche il piccolo che è già stato a Berlino a 4 mesi e mio marito che l’ha già visitata altre 2 volte sono d’accordo con me, la nostra futura meta sarà proprio lei, quella stupenda signora che gioca a fare l’ artista, l’eterna giovane e piena di curiosità: sarà sicuramente la nostra Berlino.
..mmh ok! Il clima non è decisamente come quello che avevamo in Australia…….ma ne vale la pena!
(su questo devo ancora lavorarci su mio marito: adora l’oceano e il caldo tropicale, io invece sto cambiando…ahi ahi 😉 )
Siamo sempre stati raccapricciati dai pensieri preconfezionati che si hanno spesso da queste parti e anche per questo vorremmo provare a vivere da un’altra parte, l’Italia ci annoia un po’, ma non lo dico con la puzza sotto il naso, abbiamo veramente il bisogno di andare.
Quindi questo blog ci servirà proprio per descrivere tutti i nostri passi verso Berlino, siamo carichi e convinti…si va beh, a parte il dover studiare Tedesco…….aiuuutooooo!!!! 😉
Sicuramente Mattia lo imparerà prima di noi e ce lo insegnerà!
Prontiii via!