Ciao Gaetano, grazie per aver privato parte del tuo tempo che dedichi allo studio per rispondere alle nostre domande. Non perdiamo altro tempo e passiamo subito all’intervista.
Perche hai lasciato l’Italia?
L’ho lasciata dopo aver fallito un concorso pubblico all’INAIL dove vi parteciparono circa 14.000 persone, non riuscii neanche a superare le prove quiz preselettive.
Come se non bastasse, dopo una laurea in economia, avrei dovuto fare pratica contabile presso uno studio professionale. Ho mandato CV a varie aziende anche ad importanti istituti di credito, ma li vogliono giovani ed anche a pieni voti suppongo. Per cui ho deciso che avevo due possibilità: buttare all’aria i miei anni passati a studiare per ottenere la laurea oppure trasferirmi all’estero.
Di che città sei?
Napoli
Quando hai lasciato l’Italia avevi già un lavoro o sei partito all’avanscoperta?
Il lavoro l’ho trovato quando ero a Dublino, avevo fatto 2 mesi di scuola d’inglese, poi ho avuto fortuna.
Mandai pochissimi curriculum, in meno di una settimana mi chiamarono per una multinazionale americana come agente al telefono, dove lavoro tuttora.
Come ti sei organizzato? Conoscevi qualcuno? Hai vissuto i primi giorni in ostello? Come ti sei mosso appena arrivato?
I primi giorni (circa 5) sono stato in ostello poi grazie al sito daft.ie ho trovato sistemazione in una casa condivisa da ragazzi, ho vissuto per circa 6 mesi condividendo la stanza!!
Perche hai scelto Dublino e l’Irlanda?
Perchè già diversi del mio paese vi avevano fatto esperienza, le ragioni sono diverse: pensavo che fosse un bellissimo paese, ed infatti lo è; ho pensato che è importantissimo imparare l’inglese
Com’era il tuo inglese prima di partire?
Io sono un po’ un ‘eccezione perchè da piccolo l’ho studiato piuttosto bene, poi anche all’università. Però semplicemente un esame di inglese avevo sostenuto. Quando ho preso lavoro feci 3 interviste, una a telefono, 2 di persona ed un role play, tutte in inglese, fui molto fortunato perchè in tutti e 3 i casi parlai con una persona non madrelingua e ciò mi aiutò tanto perchè tuttora faccio fatica a capire gli irlandesi. Ogni sera da diversi mesi mi metto a rileggere tutto il testo di grammatica inglese facendo esercizi, vi assicuro che non si perde tempo, ci si sente molto più sicuri e poi bisogna parlare tanto e guardare la televisione per migliorare la comprensione.
Quali secondo te sono gli aspetti positivi, nel settore lavorativo e nella tua vita privata, che qui trovi mentre in Italia no?
Aspetti molto positivi lavorativamente: qui ti rispettano per ciò che fai (puoi fare di tutto), certo chi è sopra di te non da molta confidenza ma sono molto corretti, stipendio, diritti sono garantiti, poi non posso dilungarmi..
Comunque i contratti vengono rispettati. Dal punto di vista privato non mi posso lamentare, si conoscono e frequentano persone da varie parti del mondo…
Cosa ti manca dell’Italia?
La famiglia, qualche amico e la buona qualità della vita che abbiamo, qui il cibo non è un granchè…e poi il tempo.
Posso dire che io continuo a stare in Irlanda, sono molto motivato. Studio la lingua, i risultati pian piano arrivano, bisogna amarla la lingua, poi si vedrà.
Solo un consiglio da dare ai ventenni ed ai trentenni (36 anni) come me, se venite anche solo per studiare l’inglese (va benissimo ottima motivazione) trovate lavoro in call center o pizzeria-ristorante, poi studiate dopo il lavoro (scuola, grammatica incontrare il meno possibile i propri connazionali) vedrete i risultati arrivano, forse un anno almeno va fatto poi dipende dall’attitudine…..io qui ci sto da due anni, più si stà più si impara
Grazie Gaetano, buon lavoro e studio!