Pubblichiamo la seconda parte della lettera inviataci da Sara. Cliccando qui potrete trovare la prima parte di questa lettera che può interessare tutti coloro che hanno intenzione di trasferirsi a Londra.
“Altro consiglio, soldi: so che è difficile, ma considerate che dovrete avere un po’ di soldini da parte, perché vi serviranno per pagare la stanza con (dipende cosa richiede il landlord) almeno 1-2-3 mesi di anticipo, più mangiare.
Dovete tenere in conto che non riceverete il primo stipendio per almeno una o due settimane. Quindi vi servirà un minimo di fondo cassa!!
Il bello è che le bills (bollette) molte volte sono incluse…quindi avrete nel totale della stanza anche internet che è molto utile!!!
Dopo la casa e la banca, sono partita alla volta del lavoro. Ci sono i job center dove potete stamparvi alcuni annunci di lavoro, ma dovrete chiamare o inviare mail. Vi consiglio di andare di negozio in negozio entrando e chiedendo “I’m looking for a job”, il 50% di questi negozi vi farà compilare un loro form, fatelo, vale per tutti i negozi a catena.
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Io sono arrivata in Leicester square e ho trovato un ristorante italiano (con nessun italiano all’interno), dove mi pagavano molto male, insomma diciamo che non erano seri. Inoltre io volevo aprirmi l’insurance number cosa che loro invece non volevano.
Cosa è l’insurance number? Sono sicura che c’è chi ne sa molto più di me, io in poche parole posso dirvi che è importante per la pensione, ossia qui in Italia avete le trattenute in busta, là è uguale, ma per poi poterli ritirare quando tornate in Italia (che potete tenere o versare appunto nella vostra pensione per il futuro) dovrete avere l’insurance number (oltretutto se lo chiudete non potete tornare a lavorare a Londra per 3 o 5 anni, sinceramente non ne so molto) che è un numero in stile cod. fiscale, però lo deve richiedere il Vostro datore di lavoro. La tessera vi arriverà a casa via posta.
Tornando alla mia storia… sinceramente ho fatto lunghi pianti nella prima settimana dallo stress, sono rimasta a lavorare in questo ristorante per 4 giorni, poi mi hanno chiamato dal Cafè Nero (dove approdano tanti italiani) per comunicarmi che avrei iniziato il corso di training barista il lunedì seguente.
Cafè Nero: premettendo che le ragazze che vi faranno il colloquio sono italiane, è un must parlare in inglese, se parlate in italiano, non ci fate una bella figura. Dopo il colloquio, mi hanno richiamato per darmi la buona notizia, ho fatto 2 gg in sede a fare il corso, poi sono stata mandata in uno store a fare altri 2 gg di prova e quindi messa in un altro store, che sarebbe stato il mio. Ero in Holborn. Mi sono divertita tantissimo, per quanto sia stato un lavoro molto pesante.
Ma come dicevo prima, a Cafè Nero vanno molti italiani, io ero andata a Londra per me stessa e per imparare l’inglese, purtroppo se ti ritrovi con italiani, è inevitabile che il più delle volte ti viene da parlare italiano, quindi dopo 1 mese sono tornata alla ricerca: scarpe comode e un cv ristampato con l’aggiornamento del lavoro a Londra. Ho dato penso milioni di cv, inviate tantissime mail, e sono stata richiamata. Tra cui ho avuto una gran fortuna, ho fatto un colloquio alla tower 42…non mi hanno preso, ma cavolo ho fatto il colloquio da una vista di 360° su Londra, circa l’altezza del suppostone, spettacolare.
Poco dopo ho trovato lavoro in un fast health food nella parte della city. Ero l’unica italiana a parte la mia manager, ma lei era poco in negozio, quindi ho iniziato in cucina e come vi dicevo nel giro di 5 mesi sono arrivata ad aprire e chiudere le 7 casse. Orari tosti, facevo dalle 6 alle 14 oppure dall 8,30 alle 16,30 ma dal lunedì al venerdì (e il venerdì quando avevo il primo turno, beh andavo a letto al sabato dopo solo 26 ore in piedi, ma cavolo vivere Londra di notte…è spettacolare!!)
Dopo quei 5 mesi, ho cambiato nuovamente, perché volevo provare altri posti di lavoro e sono arrivata in un altro negozio di borse, che mi ha fatto stancare di Londra, peccato, penso sempre che se non fosse stato per quel posto di lavoro e magari con mia nonna in salute (non stava e tutt’ora non sta molto bene, e io amo mia nonna!!) forse ora sarei ancora la.
A parte tutto…vi consiglio di fare questa esperienza, tirarsi su le maniche e andare, è spettacolare, Londra è bella, ha mille sfaccettature, che anche stando la di più forse non sarei riuscita a vederle tutte. E’ elettrica ed attiva sempre, ha posti da scoprire: dai parchi agli stupendi musei gratuiti. Ho girato e girato, nei giorni off camminavo tutto il giorno per vedere vedere e vedere.
Fermatevi a parlare con chiunque, essendo multietnica si scoprono realtà di vita totalmente differenti dalla nostra. Ho legato con persone di altre nazionalità a cui tuttora sono legata, ci sentiamo regolarmente e sono andata a trovarle nella loro parte di mondo 🙂
Rimango a disposizione per chi volesse altri suggerimenti, io ho fatto una piccola esperienza a Londra…un giono forse ne proverò un’altra, lo spero…se …tante cose!!
Non abbiate paura…Fatelo!!!
Ciao
Sara”
Cogliamo l’occasione per ringraziare di nuovo Sara per la sua interessante lettera e invitiamo tutti coloro che vogliano seguire il suo esempio ad inviarci una email con la propria esperienza all’indirizzo admin@viviallestero.com