Abbiamo il piacere di parlare con Marco, italiano che è riuscito a trasferirsi con successo nell’ambita New York. In questa intervista ci spiegherà come è riuscito a trasferirsi e a rimanere nella grande mela. Leggiamo le sue parole.
Esaudire il sogno di vivere a New York
Ciao Marco, grazie mille per il tempo che ci concedi. Siamo contenti di poter dare la parola ad un ragazzo come te che è riuscito ad esaudire il sogno di trasferirsi a New York. Ma iniziamo con la nostra prima classica domanda: Perché hai lasciato l’Italia?
Sono arrivato a New York alla fine nel 2009 per migliorare il mio inglese e per fare un esperienza all’estero. Durante il mio corso di studi ho iniziato a proporre i miei lavori di design a diverse gallerie d’arte e a partecipare a varie mostre a Manhattan e Brooklyn. Le cose stavano funzionando e ho deciso di sfruttare queste nuove opportunità.
Di che città sei?
Originariamente sono di Roma, zona Appia nuova – parco della Caffarella.
Perché hai scelto gli USA?
New York è una delle metropoli più importanti nel mondo della post produzione, dell’arte e del design a livello internazionale. Il mio obbiettivo era quello di fare un esperienza artistica professionale e lavorativa in uno dei mercati più dinamici del mondo.
Come sei riuscito ad ottenere il visto che ti permette di lavorare negli USA?
Nel 2011 una grande galleria d’arte di Manhattan mi ha offerto di rappresentarmi e subito dopo sono stato selezionato per partecipare come membro della delegazione Americana a un evento internazionale al museo dell’Louvre di Parigi. Dove ho anche ricevuto un premio speciale. Da quel momento è nata la mia opportunità lavorativa statunitense. Adesso mi trovo negli States con un 01 visa, questo particolare tipo di visto viene rilasciato a persone con straordinarie capacità in campo artistico, ho ottenuto questo visto grazie al mio background da artista visivo e al premio che ho ricevuto a Parigi. Al momento mi trovo nel processo di rinnovo e spero di poter continuare la mia avventura professionale ma non è un visto facile da ottenere o da rinnovare.
Come ti sei organizzato prima della partenza e come ti sei mosso appena arrivato negli USA?
Il mio progetto era di fare solo un’esperienza e non avevo in programma di fermarmi così a lungo. L’arrivo è stato molto emozionante perché tutto sembra familiare grazie a quello che vediamo nei film, tv show etc. una sorta di déjà-vu visivo poi con il passare del tempo ci si abitua. Mi sono organizzato come ho potuto prima di partire perché non avevo nessun contatto e sono stato molto fortunato perché mi si sono create delle opportunità e dell’interesse nei confronti del mio lavoro.
Com’era il tuo inglese prima di partire?
Il mio inglese prima di partire era di livello scolastico ma buono.
Attualmente dove vivi e di cosa ti occupi?
In questo periodo vivo a Brooklyn in una bellissima zona che si chiama Park Slope e mi occupo di effetti speciali visivi digitali e direzione artistica di film, shorts e tv show. I miei progetti futuri sono quelli di continuare la mia carriera come lead Compositor e di iniziare a lavorare ai miei progetti personali.
Quali secondo te sono gli aspetti positivi, nel settore lavorativo , che qui trovi mentre in Italia no?
Sotto il punto di vista lavorativo credo che la dinamicità sia un elemento molto importante. Negli States le cose funzionano in maniera più veloce e al passo con i tempi, nello specifico del mio settore l’esperienza di lavorare nella grande mela è molto importante perché ho la possibilità di partecipare a grandi progetti per grandi nomi come AT&T, CBS, VH1…
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Restare negli USA, cambiare nazione o tornare in Italia?
Il mio sogno è di lavorare tra l’Europa e gli USA, mi piacerebbe molto tornare in Italia e avere la possibilità di lavorare e condividere la mia esperienza lavorativa e di vita.
Cosa ti manca dell’Italia?
Prima di tutto mi manca la mia famiglia e poi il cibo, il clima, la cultura e lo stile di vita. Leggo molto online dei problemi che ci sono nel nostro paese ma io vorrei essere positivo e sperare che le cose andranno meglio, i problemi ci sono dappertutto anche oltre oceano.
Cosa consiglieresti a chi vuole seguire i tuoi passi?
Personalmente non mi sento di dare consigli specifici perché il mio percorso è molto personale. Se qualcuno che sta leggendo ha la passione per il cinema e/o il design e vorrebbe crearsi un percorso da tecnico, il mio consiglio è di rimanere in Europa e poi eventualmente fare un esperienza negli States. I visti lavorativi in America sono molto difficili e costosi da ottenere. Le stesse aziende che ci sono in America hanno sedi anche in Europa e il mio consiglio da buon italiano è di rimanere vicino a casa.
Se tra i lettori ci fosse qualcuno interessato e volesse porti qualche domanda, come può mettersi in contatto con te?
Potete contattarmi attraverso il mio sito www.marcomaldera.com oppure sui Social Media:
Twitter: https://twitter.com/marcomaldera
Tumblr: http://marcomaldera.tumblr.com/
Facebook: https://www.facebook.com/malderafilm
Instagram: https://instagram.com/maldera_film_and_digital
Youtube channel: https://www.youtube.com/user/malderafilm