Le nazioni crescono grazie ai giovani, non dobbiamo mai dimenticarlo. La disoccupazione giovanile è un problema molto importante per la nazione che rischia di non esaudire i sogni di una generazione intera. Quindi quando ci imbattiamo su notizie come queste ci prende lo sconforto: “Il tasso di disoccupazione giovanile è al 41,6%, 4 punti in più sul 2012”*. Ufficialmente risultano 659 mila disoccupati di età compresa fra i 15 ed i 24 anni.Se poi andiamo ad aggiungerci tutti quei ragazzi che al momento non sono alla ricerca di un lavoro e coloro che stanno lavorando con un contratto di breve durata, il numero aumenta notevolmente e la percentuale facilmente supererà il 50%. Quindi 1 giovane italiano su 2 ha davanti un futuro per niente roseo, dove dovrà lottare per costruirsi una famiglia, per creare dei progetti e per esaudire i propri desideri. Il dramma è che in questa categoria rientrano anche tanti ragazzi che hanno speso soldi ed anni della loro vita per prendersi una laurea che in tanti casi risulta inutile ai fini della ricerca di un lavoro. Con il terribile risultato che molti neo diplomati preferiscono non continuare gli studi sia per mancanza di fondi economici che per la mancanza di stimoli (come dargli torto?).
Non tanto migliore il dato della disoccupazione in generale che ha raggiunto il record negativo del 1977. Abbiamo così un quadro completo della terribile situazione che sta attanagliando il nostro BelPaese.
E allora cosa si può fare per uscire da questa situazione? Quali sono le soluzioni possibili? Andare a lavorare e vivere all’estero deve essere un piacere ed un’esperienza di vita per “aprirsi” mentalmente, caratterialmente e culturalmente, ma non deve essere l’unica soluzione per poter trovare lavoro. Invece al momento per molte persone espatriare è rimasta l’unica possibilità.
Ricordiamo che siamo italiani e fra i possibili difetti che possiamo avere, abbiamo anche un importantissimo pregio, quello di sapersi rimboccare le maniche, darsi da fare e tirarsi fuori dalle situazioni difficili.
Forza e coraggio!
*Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2014/01/08/news/disoccupazione_novembre_2013-75384880/?ref=HREC1-2