Grazie alla profonda evoluzione in materia di diritti, dal 2005 il governo Zapatero è riuscito a raggiungere un ulteriore traguardo prevedendo che le coppie omosessuali possono adottare figli in Spagna. Un successo questo decisamente positivo che ha reso la Spagna una tra le principali mete per qualsiasi coppia omosessuale che sia intenzionata ad adottare.

Ma vediamo più nel dettaglio come funziona l’adozione figli in Spagna.

Diritti ed adozioni coppie omosessuali

Che in Spagna le coppie omosessuali possono adottare figli è stato un traguardo storico e di esempio per il mondo intero. Così come il discorso pronunciato dalla Segretaria di Stato per i servizi sociali, la famiglia e i portatori di handicap, la quale ha sottolineato che con la legge del 2005 il Governo di Zapatero ha soltanto voluto “rendere legale ciò che era già reale”.

Il principio alla base era il perseguimento di una uguaglianza di fondo tra ogni essere umano e tra tutte le famiglie esistenti.

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Adozioni coppie omosessuali in Spagna: come funziona

Uno dei motivi per cui le coppie omosessuali scelgono la Spagna è che, per quanto abbia una legislazione molto seria, prevede delle procedure snelle. È previsto l’uso di autocertificazioni, le modifiche anagrafiche si ottengono con semplicità e, in generale, la burocrazia è ridotta al minimo indispensabile.

Ma come funziona concretamente? Per poter inviare la domanda di adozione si dovrà essere stabilmente residenti in Spagna da almeno 3 anni. Per dimostrare questa residenza non è necessario aver sottoscritto un contratto di affitto, ma basterà aver avviato la pratica presso la casa comunale con la quale si dimostra l’intenzione di trasferirsi stabilmente.

Oltre a ciò si dovrà dimostrare un legame con il territorio, dimostrando, ad esempio, di avere un lavoro in Spagna. Una volta dimostrata la presenza di questi due requisiti verrà avviato l’iter – simile a quello presente in Italia – per verificare l’idoneità della coppia ad adottare. Solitamente le tempistiche per riuscire ad adottare un bambino si aggirano intorno all’anno e mezzo, poi la coppia potrà tornare nel proprio paese di residenza.

Per le coppie lesbiche che scelgono di ricorrere alla fecondazione assistita, poi, la legislazione spagnola prevede la possibilità per la partner di adottare il figlio partorito dalla propria compagna, con quella che è conosciuta nel mondo come stepchild adoption (noi di Viviallestero.com possiamo aiutartvi in questo passaggio).

La Spagna, quindi, è tra le mete che vengono preferibilmente scelte per intraprendere percorsi di adozioni grazie alle numerose tutele che vengono riservate.

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