Come arrivare alla fine del mese?
Uno dei problemi che incidono di più sulla vita degli italiani al giorno d’oggi è certamente il lavoro. Non stiamo di certo dicendo una cosa nuova, ma forse ciò che più ci sorprende è che se andiamo ad analizzare bene questo aspetto notiamo che il problema non è soltanto dovuto dal non trovare un’occupazione, ma è anche dovuto dal non trovare un lavoro con una retribuzione che ci permetta di sopravvivere. Ovvero parliamo del fatidico “non arrivare alla fine del mese”.
Da una recente statistica ISTAT è emerso che il 49.1% dello stipendio degli italiani si “perde” in tasse o se lo vogliamo vedere dalla parte dell’azienda il costo del lavoro totale è quasi il doppio di quanto percepisce il lavoratore. E se andiamo a confrontare questo dato con quelli degli altri paesi europei notiamo una tendenza inversa. Infatti nelle altre 26 nazioni dell’UE la percentuale del costo del lavoro è diminuita dello 0,5 mentre quella dell’Italia è aumentata del 3%.
Spesso ci capita di parlare con qualcuno di voi sia su Facebook che via email. Non veniamo contattati solo da disoccupati, ma soprattutto da persone che un lavoro ce l’hanno, ma non riescono a risparmiare quel minimo che gli garantisca un futuro più tranquillo. “Stefano, sto vivendo con l’angoscia del domani. Se faccio un incidente con la macchina, se devo andare dal dentista, se i miei figli vorranno iscriversi all’universitá, se mi succede qualsiasi cosa che comporti un costo elevato…con che soldi pago?”.
Per molti l’idea di trasferirsi all’estero è stata una scelta di vita, una sfida che si vuole affrontare. Per altri invece sta diventando una necessità. Noi cerchiamo di offrire il massimo aiuto possibile, spesso ci dicono che se le istituzioni aiutassero come lo facciamo noi, l’Italia sarebbe in migliori condizioni. Non sappiamo se è vero oppure no, ma comunque ci rende molto fieri.
Dobbiamo anche dire che non è tutto oro ciò che luccica. Infatti in molte nazioni non esiste il trattamento di fine rapporto, non vengono pagati i contributi pensionistici e le mensilità sono soltanto 12 (non esistono 13esima e 14esima). Ora voi potrete dire che con i nuovi contratti a tempo determinato nemmeno in Italia molti percepiscono questi contributi, ma comunque una grande maggioranza ancora ne usufruiscono .
Cosa fare se vi trovate in una situazione di difficoltà e state cominciando a prendere in considerazione l’idea di trasferirvi all’estero?
Prima di tutto investite in voi stessi. La conoscenza della lingua inglese e delle lingue in generale sono la chiave per il mercato del lavoro estero. SENZA CONOSCENZA DELLE LINGUE le possibilità di trovare lavoro si riducono al lumicino.
Controllate che il vostro Curriculum Vitae sia vincente (se non siete sicuri che il vostro CV sia vincente, scrivete un’email a admin@viviallestero.com con oggetto “CV vincente” e verrete ricontattati).
Visitate le offerte di lavoro presenti su questo sito, sono tante e sono divise sia per aree geografiche che per professioni.
Cercate di capire quali siano le località più adatte al vostro profilo leggendo anche questo articolo informativo.
Fatevi aiutare da esperti come Stefano con le sue consulenze in maniera da evitare perdite di tempo e soprattutto evitare di buttare soldi in trasferimenti inutili e controproducenti.
Ma forse il consiglio più importante è quello di non aspettare di trovarsi in difficoltà per iniziare a progettare il vostro futuro. Cominciate a studiare sin da subito, studiate le lingue, studiate per quei settori dove è più facile trovare lavoro, studiate studiate e studiate. Non è mai troppo tardi per studiare.