La crisi economica oramai sta attanagliando l’Italia da diversi anni, non possiamo più stupirci quando leggiamo certi dati negativi o quando vediamo in giro dei cartelli con scritto “vendesi attività”. E’ arrivato il momento di tirarsi su le maniche e organizzarsi per sfidare questa enorme “pressa” che ci schiaccia verso il basso. La crisi colpisce molti, e fra i tanti ci sono anche i giovani che si trovano ad affrontare il mondo del lavoro senza avere molte possibilità di successo. Un pò per colpa della pessima situazione che li circonda, ma anche un po’ per delle scelte poco oculate. Ed in questo articolo vi parlerò di che studi scegliere per trovare lavoro.
Che studi scegliere per trovare lavoro
Premetto che al giorno d’oggi è veramente difficile scegliere un titolo di studio, soprattutto la scelta della scuola superiore. Ci sono delle scuole che implicano sin dall’inizio il doversi laureare per “avere qualcosa in mano” (vedi liceo classico e liceo scientifico). E dover fare questa scelta a 14 anni è veramente difficile, sia perché a questa etá siamo ancora degli adolescenti che non sappiamo cosa fare da grandi, sia perché ai giorni d’oggi il mondo del lavoro cambia così velocemente che una scelta valida quando si ha 14 anni può risultare inutile quando è ora di cercare un’occupazione.
Scegliere il corso di studi più adatto alle proprie caratteristiche e più utile ai fini di una futura ricerca di lavoro è alla base delle eventuali possibilità che si prospetteranno al giovane. Ma spesso questa scelta non è soltanto il frutto dei desideri dello studente, ma viene influenzata anche dai loro genitori. Sia in maniera diretta, indicandogli ciò che dovrebbe studiare, che in maniera indiretta cioè lo studente sceglie un’universitá sapendo di rendere orgogliosi i propri genitori.
Non sono nessuno per dire ad un genitore che non deve influenzare la vita e gli studi del proprio figlio, ma posso certamente dire che, sia venga fatta dal giovane che sia fatta in collaborazione col padre e la madre, la scelta deve essere molto oculata. Ho notato che anche in questo periodo di difficoltà certe persone scelgono la facoltà più per una questione di prestigio che di reali opportunità lavorative che quegli studi potranno offrire in futuro.
Perché sottolineo questo aspetto? Perché le facoltà che hanno più laureati senza un’occupazione lavorativa sono:
1)Giurisprudenza
2)Psicologia
3)Lettere
4)Lingue e letterature straniere
5)Scienze della comunicazione
6)Scienze politiche
Fonte: http://www.leggo.it
Se la presenza in questa speciale classifica di psicologia, lettere, scienze della comunicazione e scienze politiche non credo stupisca nessuno, la presenza di giurisprudenza e di lingue e letterature straniere può lasciare qualcuno perplesso.
Anni fa girava voce di una famosa statistica che diceva che c’erano più avvocati nella sola cittá di Roma che in tutta la Francia. Quindi il fatto che anche giurisprudenza sia in questa lista nera non mi stupisce, ma ciò mi ha colpito molto è l’elevata percentuale di disoccupati fra i laureati di questa facoltà. Una percentuale ben superiore a quella della seconda in classifica, psicologia.
Discorso ben diverso, invece, è per lingue e letterature straniere. Credo proprio che la presenza di questa facoltà abbia lasciato molti a bocca aperta. “Ma come, si dice che senza lingue straniere non si trova lavoro e ora vediamo che chi è laureato in lingue fa difficoltà a trovare lavoro! Come è possibile?” si chiederà qualcuno di voi. E ora vi spiego le motivazioni (più di una).
La maggior parte delle nozioni insegnate in questa facoltà riguardano la letteratura nella lingua che si sta studiando. Quindi se si studia inglese si affrontano diversi esami di letteratura inglese, se si studia spagnolo si studierà quella ispanica e via dicendo. Ma così i ragazzi che si laureano in lingue non hanno in mano nessun mestiere concreto. Ovvero hanno le stesse problematiche dei colleghi laureati in lettere italiane, con la differenza che possono ambire a quei lavori dove serve la conoscenza di una lingua straniera senza specifiche conoscenze tecniche. In più non sottovalutiamo il fatto che se le lingue studiate sono inglese, spagnolo e francese, troveranno sempre tantissima concorrenza ad ogni offerta di lavoro alla quale si candideranno. Il caso più lampante è quello di chi studia la lingua cinese. Se il progetto è quello di studiare questa lingua asiatica per poi puntare al lavoro di interprete fra il nostro mercato ed il loro, si deve pensare che ci sono anche tantissimi cinesi che vivono in Italia e che parlano italiano, per cui la concorrenza è diventata tanta. Ma ribadisco il concetto che la conoscenza delle lingue è fondamentale, ma solo se abbinata a studi specifici (ne parlerò in seguito su questo articolo).
E allora? Quali possono essere le opzioni migliori per chi si trova a scegliere una scuola superiore e un’universitá ai giorni d’oggi?*
Nessuno ha la palla di cristallo ma dobbiamo cercare di analizzare quali potranno essere i mercati più floridi nei prossimi anni per capire cosa ci conviene studiare.
Controllando le offerte di lavoro per italiani all’estero che pubblichiamo quotidianamente, notiamo che molte offerte sono rivolte ad esperti del settore della ristorazione. Se siete cuochi o pizzaioli con una base di lingua inglese e voglia di viaggiare, non avrete nessun problema a trovare lavoro. Lavoro addirittura in localitá paradisiache, ricordiamo di aver ricevuto richieste da un atollo alle Maldive, da Capo Verde o dalle isole Baleari.
Se oggi avessi 14 anni sceglierei sicuramente la scuola alberghiera, considerando pure che quella della mia cittá natale è fra le più rinomate d’Italia.
Un altro settore che sta offrendo tantissime opportunità è il settore IT che comprende tanti sotto settori come lo sviluppo di applicazioni per smartphone e tablet, Iclouding, gestione reti ed altre. Per cui se siete ragazzi appassionati di informatica, approfittate per iscrivervi a corsi in questo settore. La maggior parte della terminologia in questi studi é in lingua inglese e ciò vi aiuterá molto.
In generale le universitá italiane offrono degli ottimi piani di studio, per cui una soluzione potrebbe essere scegliere una facoltà fra quelle con meno crisi (a livello internazionale) come ingegneria, marketing, management, settore medico ed infermieristico e cercare di farla in lingua inglese. So che ultimamente le università stanno aumentando i corsi in lingua inglese oppure, per chi può permetterselo, un’ottima idea sarebbe quella di andare a studiare all’estero. In questo modo avendo un’ottima conoscenza della lingua ed un mestiere utile “in mano”, vi si apriranno molte più porte (e non solo all’estero).
In generale, qualsiasi sia il settore che vi interessi, cercate di capire quanto sia utile per il prossimo futuro e dove potreste cercare lavoro con quegli studi (in maniera da capire anche che lingua/e abbinarci).
E, se avete bisogno, come sempre potete contare sul mio aiuto scrivendomi all’indirizzo email stefano@viviallestero.com oppure contattandomi al mio profilo Facebook https://www.facebook.com/stefano.viviallestero.
*NB = La scelta degli studi va fatta tenendo in considerazione molti aspetti personali e lavorativi. Questi consigli vogliono solo essere delle linee guida, ma ogni persona deve prendere visione di tutte le possibilità e scegliere in base alle proprie considerazioni.