Sono tanti gli italiani che provano a trasferirsi a Londra, c’è chi lo fa preparandosi per mesi, c’è chi invece compra il biglietto, sale sull’aereo e vola verso la capitale inglese senza essersi organizzato. Anche se ci si prepara in maniera differente, c’è qualcosa che accomuna tutti gli italiani che vanno a Londra, ovvero il desiderio di cambiare vita (ovviamente si spera in meglio). Purtroppo però tante persone trovano a Londra un muro molto alto, che le fa tornare indietro dopo pochi mesi con la coda fra le gambe, con meno soldi di quando sono partite e senza nemmeno aver migliorato l’inglese. Oppure, se non subito, altri italiani tornano a casa perché non sono riusciti ad ottenere quel miglioramento professionale e personale che speravano.

Londra è una città molto “difficile”, ma ci sono delle regole che, se seguite, ci permettono di allontanare molti dei problemi che generalmente rendono l’esperienza londinese fallimentare. Per questo motivo ho deciso di scrivere questo articolo con i 6 errori comuni da NON commettere se NON vogliamo che la nostra esperienza a Londra diventi fallimentare.

6 errori comuni da NON commettere se NON vogliamo che la nostra esperienza a Londra sia fallimentare

1) Frequentare altri italiani: Il primo errore, e forse quello più comune, che gli italiani commettono è quello di frequentare altri connazionali. Infatti molti, soprattutto coloro che sono appena arrivati, cercano di “appoggiarsi” ad altri italiani per uscire, per condividere casa e anche per cercare lavoro: “Cerco lavoro nei ristoranti italiani”, quante volte mi sono sentito ripetere questa frase.

Bene ragazzi, se volete fare in modo che Londra diventi il vostro trampolino di lancio e non resti soltanto una breve parentesi della vostra vita, dovete seguire questo primo consiglio. Perché? I motivi principali sono due: il primo riguarda la lingua. Se frequentate italiani non avrete modo di migliorare il vostro inglese. Sappiamo benissimo che parlare la nostra lingua facilita molte cose, ma sforzarsi a parlare in inglese in ogni circostanza è l’unico modo efficace per cominciare a pensare e ragionare nella lingua anglosassone. Avremo il mal di testa i primi giorni, anche la cosa più semplice ci sembrerà difficile da capire, ma vi assicuro che soltanto così noteremo un miglioramento in poco tempo.

Il secondo motivo riguarda l’apertura mentale che una città come Londra ci può offrire. Frequentare persone provenienti da tutto il mondo ci può aiutare ad avere nuove idee stimolanti, ci può far capire come le persone provenienti da altre nazioni lavorano e ragionano, come poterci migliorare per avere un profilo internazionale e ci può aiutare in tanti altri aspetti. Non viviamo Londra come se fosse “un’Italia all’estero”.

Ci sono tantissimi locali da frequentare a Londra, dal turco al pakistano, dal libanese al francese, dal kirgyzo al brasiliano. E’ vero, la pizza buona la fa la pizzeria italiana e il bicchiere di vino lo possiamo bere al ristorante enoteca della nostra regione, ma a questo punto chiediamoci: siamo venuti a Londra per fare festa o per utilizzare questa esperienza per avere un futuro migliore? Anche quando usciamo la sera, seppure divertendoci, non dobbiamo smettere di inseguire i nostri sogni.

 

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2) Arrivare con un pessimo inglese: E’ vero, per raggiungere un alto livello di lingua inglese bisogna vivere in un paese anglofono e frequentare persone del posto. Questo ragionamento non fa una piega, ma ciò non deve diventare una scusa per non studiare prima di partire.

Arrivare a Londra con un livello insufficiente di inglese significa vedersi chiudere la porta di molte opportunità lavorative (soprattutto quelle qualificate) e correre un rischio più alto di cadere in truffe (ce ne sono molte anche a Londra).

Trovare lavoro a Londra non è poi così difficile se sappiamo adattarci, ma poi dobbiamo valutare la qualità di questo impiego e soprattutto che stipendio si percepisce. La capitale inglese è molto cara e spesso i lavori per chi non ha un buon livello di inglese non sono pagati sufficientemente bene.

Al giorno d’oggi i pigri dello studio non hanno più le scuse del “non ho soldi per studiare” o del “non ho tempo per studiare” perché online si trovano tante risorse gratuite come application per tablet e telefoni (come ad esempio Duolingo), quindi utilizzabili anche mentre aspettiamo il bus o mentre ci stiamo rilassando sul letto, oppure siti gratuiti per studiare la grammatica, siti per testare il proprio livello o siti per vedere film e programmi tv in lingua originale. Mi raccomando ragazzi: studiate, studiate e studiate!

3) Prendere casa a lungo termine prima di partire o appena arrivati a Londra: Molte delle persone che mi contattano prima di partire per Londra mi chiedono se sono a conoscenza di stanze in affitto. Il mio consiglio per queste persone è quello di non affittare sin da subito una casa a lungo termine, ma di iniziare con qualcosa di più breve. Sicuramente gli affitti di corta durata sono in proporzione più costosi, ma gli aspetti positivi di questo suggerimento sono tanti:

– Prima di affittare una casa a lungo termine è sempre consigliato visitarla in prima persona, non sempre gli annunci corrispondono alla realtà o non sono fedeli al 100%

– Visitare la casa in prima persona ci darà la possibilità di conoscere chi sono i nostri ipotetici futuri coinquilini, vedere come sono organizzati, quanto sono puliti e potergli porre delle domande. Che senso ha dire che una casa è pulita se poi chi ci vive non lo è?

– Visitare la casa in prima persona ci darà modo di “toccare con mano” la tipologia del quartiere in cui si trova. L’atmosfera londinese può variare da zona a zona…e se poi scoprissimo che la casa che ci era piaciuta tanto online, è situata in un quartiere dove non ci sentiamo tranquilli?

– Londra è una città molto vasta, non esistono soltanto la zona 1 e 2. Il mio consiglio è quello di cercare prima lavoro e poi di conseguenza casa. Conosco molte persone che hanno trovato lavoro in una zona molto distante da dove vivono e fare il pendolare ogni giorno diventa una schiavitù.

Per cui se non vogliamo che la casa diventi un lato negativo e che ci crei grossi problemi nella permanenza a Londra, seguiamo questo consiglio.

 

 

4) Affidarsi ad agenzie poco serie: “Cerchi lavoro e casa a Londra? Ti aiutiamo noi”. Di agenzie che scrivono frasi del genere Londra ne è piena, ma sono tutte affidabili? Purtroppo no, anzi, al contrario, il numero di agenzie poco serie è in costante aumento.

Per evitare ogni confusione, vi ricordo che è illegale cercare lavoro per conto di un’altra persona in cambio del pagamento di una somma di denaro. Tradotto: le agenzie che ci chiedono soldi per trovarci lavoro, o mentono o stanno facendo qualcosa di illegale.

Per questo motivo abbiamo creato una lista di agenzie affidabili ed io personalmente ho avuto la possibilità di testarne alcune. Se volete trasferirvi a Londra e volete farvi aiutare da qualche agenzia, contattatemi via email all’indirizzo stefano@viviallestero.com con oggetto “Consigli su agenzie a Londra” oppure contattatemi direttamente alla mia pagina Facebook https://www.facebook.com/Stefano-Piergiovanni-Viviallesterocom-199650220380809/.

 

5) Pensare che Londra sia solo zona 1 o 2: Londra è una delle città più estese d’Europa, se non la più estesa, ma per molti italiani non è così. Infatti la tendenza dei nostri connazionali è quella di cercare casa e lavoro solo ed esclusivamente in zona 1 o 2, massimo al confine con zona 3.

Quando parlo con loro e chiedo per quale motivo si concentrano principalmente nelle zone centrali, le risposte sono generalmente “sono le zone più belle”, “sono le zone meno pericolose”, “sono le zone con le case migliori”, “ci sono più offerte di lavoro nel centro”. Mi dispiace contraddirli, ma nessuna di queste affermazioni è corretta. Le zone più centrali sono anche quelle più affollate di turisti, ma non per questo sono le uniche belle da visitare. Ci sono tanti quartieri molto interessanti e lussuosi in zona 3, 4, 5 e anche oltre, dove possiamo trovare aree con grandi parchi cittadini, locali da frequentare e tante altre attività.

Anche sotto l’aspetto della pericolosità posso garantirvi che alcune aree lontane dal centro sono molto sicure, più di tante altre in zona 1 o 2.

Le case nelle zone centrali sono le più belle e più pulite? Assolutamente no! Se pensate che lo siano vuol dire che ancora non siete andati a visitarle (ovviamente parlo di quelle ad un prezzo abbordabile).

Per quanto riguarda la ricerca del lavoro non è affatto vero che nelle zone periferiche sia più difficile trovare lavoro. E’ vero che l’offerta è leggermente inferiore, ma è altrettanto vero che la domanda è ben inferiore, facendo così aumentare il rapporto domanda/offerta di lavoro e quindi le possibilità di farvi assumere.

 

6) Non curare bene la ricerca del lavoro: Anche se può sembrare strano, molte persone non curano abbastanza la ricerca del lavoro perdendo così buone opportunità lavorative nella città di Londra. Prima di tutto, appena arriviamo in territorio inglese dobbiamo acquistare una SIM Card britannica così che i datori di lavoro e le agenzie del lavoro possano chiamarci. Molto difficilmente ci prenderanno in considerazione se ci presentiamo col vecchio numero italiano. Altra cosa molto importante è richiedere il NIN (National Insurance Number), per maggiori informazioni sulla richiesta potete leggere questo articolo (https://viviallestero.com/avvocato-italiano-a-londra-come-richiedere-il-nin/). E’ inoltre fondamentale scrivere un buon CV utilizzando il modello anglosassone che è ben diverso dal modello Europass. Utilizzare traduttori online (Assolutamente no! Sarebbe un errore gravissimo) ed utilizzare un modello non consono, ci precluderebbero tante opportunità lavorative. Se non siete sicuri di poterlo fare da soli, non preoccupatevi perchè potete farvi aiutare dai traduttori che collaborano col nostro sito. Per poter ricevere un preventivo economico e senza impegno, inviateci il vostro CV italiano all’indirizzo admin@viviallestero.com con oggetto “Preventivo CV inglese”. Non dimenticate di inserire nel CV o nel testo dell’email l’autorizzazione al trattamento dati personali.